ROMA - Antonio Peragine dell’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo - ANIM, ha scritto una lettera aperta diretta al Governo e alla Regione Puglia per chiedere che gli italiani di ritorno in Italia, in specie quelli residenti in Venezuela, vengano sostenuti nel loro processo. Questa la lettera intera: “Due secoli di immigrazione hanno lasciato tracce profonde nel tessuto sociale, economico e culturale del paese caraibico. Artigiani, imprenditori, artisti, militari: chi sono gli emigrati che hanno fatto onore all’Italia. Roma deve appropriarsi di questa eredità. I pugliesi partirono nel dopoguerra alla ricerca di una vita migliore. Durante gli anni Sessanta si contarono circa 300.000 italiani emigrati dal proprio paese d’origine che furono accolti in Sud America. È bene ricordare che a quel tempo, il Venezuela era una terra ricca di giacimenti e questo permetteva di ricominciare una nuova vita. Molti pugliesi si sono anche arricchiti nel campo petrolifero ma l'idillio si trasformò ben presto in inferno: quando Chavez salì al potere e attuò una politica di azzeramento nei confronti dei nostri cari conterranei fino al punto di portare via a loro tutte le aziende. La politica imperversante voleva mettere fine al capitalismo, di conseguenza la situazione per i Pugliesi emigrati cambiò drasticamente poiché, a causa della dittatura, persero tutto. Restarono senza più un lavoro e una vita dignitosa, finanche gli oggetti più semplici diventarono beni di lusso. Fece scalpore all’epoca, la notizia del costo esoso della carta igienica a causa dell’iperinflazione. Oggi purtroppo nulla è mutato: “Sono anni che in Puglia giungono i messaggi di amici e parenti che raccontano la drammatica situazione del Venezuela. Questo non è un momento come altri, è importante che l’Italia non li faccia sentire soli che la Puglia non faccia sentire soli i pugliesi che rientrano. È necessario auspicare che questi pugliesi raccontino le loro vicende attraverso i canali italiani senza paura: all'uopo l'ANIM (l'associazione degli italiani nel mondo), in collaborazione con ITALIA ETICA (amor di Patria e dignità ai cittadini) intendono promuovere questa narrazione. Narrare rappresenta l’unico modo che l’essere umano possiede per far conoscere un accaduto o la propria storia. Non è possibile, infatti, presentarsi al mondo se non narrandosi. Tutti i popoli della storia hanno fatto uso della narrazione: il racconto dà forma alla nostra esperienza. Vogliamo, inoltre riproporre, come fatto in passato, all’Assemblea Regionale della Regione Puglia e al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di reperire dei fondi per aiutare i nostri conterranei che sono ancora in Venezuela e di aiutare quelli che sono rientrati. I figli di chi aveva aziende di successo in Venezuela ora vogliono trovare un modo per tornare nella nazione dei loro nonni. Lì manca tutto: medicine, cibo, vestiti. Scarseggia tutto. Dobbiamo aiutarli a tornare. Abbiamo il dovere di aiutarli. Per questo chiedo al Presidente della Regione Puglia, di intervenire con interventi idonei a favore dei nostri corregionali pugliesi residenti in Venezuela e quelli che sono stati costretti a rientrare. L’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo ‘ANIM’, APS’, intende promuovere un incontro con i pugliesi che sono rientrati, per conoscere le loro storie, scrivere le loro storie far conoscere le loro storie di vita vissuta in Venezuela”. (aise)
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