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MINISTERO ITALIANI ALL'ESTERO secondo Moietta

Buongiorno, sono Massimo MOIETTA e vivo all'estero da quarant'anni.




Vi scrivo dall'Algeria per rispondere alle domande fatte agli intervenenti, nel corso della riunione on-line del 16 corrente mese di settembre, dal gentile Mauro TORTA, fondatore del Movimento Autonomo per gli Italiani iscritti all`AIRE e del relativo progetto per il nostro NUOVO MINISTERO,



CHI - COME - QUANDO - DOVE - PERCHE'

il

MINISTERO DEGLI ITALIANI ALL`ESTERO


Penso che l`idea di istituire un Ministero degli Italiani all'Estero stia prendendo sempre piú forma, nonostante le ovvie difficoltà che si possono facilmente immaginare.

In primo luogo, ritengo necessario, per non dire indispensabile, trovare un larghissimo consenso ed interesse da parte della grande Comunità di Italiani sparsi ai quattro angoli della Terra. Cio' é alquanto complesso in quanto, appena si parla di Ministero, si fa subito un collegamento col sistema “Politica” che, specie durante gli ultimi 30 anni, ha portato ad un disamore sempre piú evidente da parte di ogni singolo cittadino già in Italia e inevitabilmente ancor piú fra i connazionali che per scelta, per necessità o per lavoro, si son dovuti trasferire in un altro Paese molto spesso con usi, costumi e tradizioni diverse.

Di conseguenza, il primo passo dovrebbe essere di trasmettere il messaggio che il Ministero degli Italiani all`Estero verrebbe istituito evitando ogni legame con qualsiasi forza politica, avendo quindi una base indipendente ed apartitica, senza alcun “colore” o bandiera tranne quella Nazionale.

A questo punto, dobbiamo porci le quattro classiche domande :

  1. Come ?

  2. Quando ?

  3. Dove ?

  4. Perché ?

COME :

Se teniamo conto che l`istituzione di un nuovo Ministero, deve inevitabilmente passare dalla decisione della Presidenza del Consiglio, solo un ampio consenso dei diretti interessati lo renderebbe possibile. Ad esempio l`ideale sarebbe contare sul numero di italiani iscritti all`A.I.R.E. che, in base ai numeri di cui disponiamo, avrebbero superato i 6 milioni.

Dunque il problema sarebbe come contattare ogni singolo soggetto, visto che solo attraverso elenchi forniti dai vari Consolati, si potrebbero avere nominativi ed anche indirizzi di posta elettronica.

Immagino che se questo fosse realizzabile (ma non scontato), una raccolta firme con un quesito semplicissimo diventerebbe quasi “un gioco” ammesso che poi almeno in numero importante dovessero rispondere.


QUANDO :

Se teniamo conto delle abituali problematiche legate alla burocrazia, con iter volutamente complessi, si dovrebbe già sin da ora (diciamo inizio 2021) pensare a mettere in marcia in maniera pratica il processo di istituzione di questo Ministero. Resta da verificare se questo sia possibile con Legislatura in corso, ma quasi certamente piú possibile nel 2023, in occasione delle prossime elezioni legislative. La cosa piú importante sarebbe che come condizione sine qua non, venga specificato che non dovrà avere al suo interno nessun politico o persone collegate direttamente o indirettamente a partiti o movimenti politici e che non abbiano mai avuto problemi con la giustizia, soprattutto per motivi legati a corruzione, concussione o reati fiscali e che non siano stati implicati in truffe commerciali o di qualsiasi altro tipo, il tutto sia in Italia che all`estero. In pratica soggetti con un casellario giudiziario vergine e di comprovata moralità.


DOVE :

Il dove per noi non è importantissimo in quanto l`accelerazione dei servizi on line, deve essere la priorità. La Sede ufficiale non è importante fissarla da subito in quanto potrebbe anche essere fissata annualmente a turno nei Consolati delle varie Capitali del mondo


PERCHE`:

La risposta a questa domanda è abbastanza semplice: solo un Ministero composto e diretto da persone che conoscono bene ed hanno esperienza di vita all`estero, sarebbero, secondo me. in grado di sapere e probabilmente anche di anticipare le varie problematiche ed esigenze dei propri connazionali, ovunque essi si trovino nel Mondo. Uno degli scopi dovrebbe essere anche di semplificare ed azzerare quanto piú possibile gli iter burocratici, assorbendo all`interno del Ministero le istituzioni e i servizi dedicati esclusivamente agli Italiani all`estero, quali ad esempio : Consolati, Comites, C.G.I.E, I.I.C. scuole italiane, Patronati e quindi la gestione di tutte quelle pratiche amministrative di competenza.

Lo scopo principale dovrà essere quello di assicurare i servizi ai connazionali, come essi lo desiderano, con addetti in grado di fornire pronte risposte ed il supporto necessario, con orari regolari di apertura, ma con un numero corretto di persone che possano gestire le varie questioni. Questo per evitare sprechi finanziari.

Ovviamente queste, da parte mia, sono linee indicative che suggerisco ma possono e devono essere implementate e migliorate da tutti noi insieme.


Massimo Moietta


 

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