Perdo davvero il medico di base in Italia con l'iscrizione AIRE? La verità (e come curarsi gratis)
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
È la paura numero uno di chi sta per fare le valigie o di chi si è appena trasferito: "Se mi iscrivo all'AIRE, l'Italia mi abbandona se mi ammalo?" C'è molta confusione. Qualcuno dice che perdi tutto, altri dicono che non cambia nulla. Come sempre, la verità sta nel mezzo.
Ecco cosa succede davvero alla tua Tessera Sanitaria quando lasci lo Stivale.
1. La cattiva notizia: Sì, il medico "di famiglia" lo perdi
Mettiamoci l'anima in pace. L'iscrizione all'AIRE comporta la cancellazione dall'ASL di residenza. Questo significa che il tuo storico medico di base (quello che ti conosce da quando avevi il morbillo) non sarà più assegnato a te. Perché? Perché il sistema sanitario si basa sulla residenza fiscale. Se paghi le tasse all'estero (o vivi lì), l'assistenza ordinaria te la deve garantire il Paese dove vivi.
2. La buona notizia: Le urgenze sono coperte!
Non sei "nudo" di fronte alla malattia. Se torni in Italia per le vacanze e ti rompi una gamba o hai un'appendicite:
Urgenze: Il Pronto Soccorso è garantito gratuitamente (o pagando il ticket come tutti) per le prestazioni urgenti.
Fino a 90 giorni: Se non hai copertura sanitaria nel Paese estero (succede spesso fuori UE), puoi richiedere all'ASL una riattivazione temporanea per un massimo di 90 giorni all'anno, dimostrando lo stato di emigrato.
3. E in Europa? Usa la TEAM
Se vivi in Francia, Germania o Spagna (UE), la situazione è ancora più semplice. La tua assicurazione sanitaria estera (es. la Carte Vitale in Francia) ti copre anche in Italia per le cure necessarie durante un soggiorno temporaneo, grazie alla Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM).
Il nostro consiglio : Prima di rientrare in Italia per le vacanze, controlla sempre la scadenza della tua tessera sanitaria europea rilasciata dal Paese in cui vivi ora. Senza quella, potresti dover anticipare i soldi!































Commenti