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“Voci dalla Farnesina” racconta l’impegno dell’Unità di crisi per l’assistenza ai connazionali

Una puntata del podcast “Voci dalla Farnesina” racconta l’impegno dell’Unità di crisi per l’assistenza ai connazionali all’estero


Realizzato dal Maeci in collaborazione con l’Ansa


Il capo dell’Unità, Stefano Verrecchia, illustra il lavoro fatto negli ultimi mesi per affrontare la crisi pandemica, la più complessa in 30 anni di vita della struttura

ROMA – Si parla di “Quando un italiano è in difficoltà all’estero: l’Unità di crisi della Farnesina da dietro le quinte” nella puntata dal 27 gennaio del podcast “Voci dalla Farnesina” realizzato dal Maeci in collaborazione con l’Ansa.

Intervistato dal giornalista Salvatore Lussu, Stefano Verrecchia, a capo dell’Unità di crisi dall’inizio del 2017, si sofferma in particolare sulla gestione dell’emergenza scattata con la pandemia, “la crisi più complessa che abbiamo dovuto affrontare” in 30 anni di vita della struttura – sottolinea, richiamando l’assistenza prestata a moltissimi connazionali all’estero. “La crisi ha avuto due sviluppi: il primo relativo ai nostri connazionali che si trovavano in Cina quando è scoppiata l’epidemia e rispetto ai quali abbiamo dovuto attivare tutte le nostre misure, compresi alcuni rimpatri, anche fatti in bio-contenimento. Poi, rispetto ai tantissimi connazionali che si trovavano per il loro interesse, per viaggio, per lavoro o studio in giro per il mondo e per cui abbiamo dovuto agire su un doppio fronte: da un lato per negoziare, attraverso le nostre ambasciate, con le autorità locali le condizioni per consentire il loro rientro; dall’altro lato con le compagnie aeree che si sono rese disponibili in una situazione così complessa a fornire voli speciali, comunque a carico dei nostri connazionali, che hanno consentito loro di rientrare in Italia – spiega Verrecchia.

“Per arrivare a tutti i connazionali abbiamo avuto anche una presenza rafforzata in seno alla nostra Unità di crisi e un numero di chiamate mai raggiunto – in alcuni giorni anche 6-7 mila telefonate. Abbiamo inoltre dovuto salvaguardare i nostri operatori e adottare modalità organizzative che evitassero assembramenti, pur garantendo la continuità del lavoro. Abbiamo fatto complessivamente 1200 operazioni di rimpatrio che hanno riguardato più di 110 mila connazionali e coinvolto più di 120 Paesi. In particolare abbiamo avuto moltissimi studenti che si sono trovati in difficoltà per cui abbiamo organizzato voli ma anche autobus speciali e la nostra rete diplomatica ha fatto un lavoro veramente eccezionale, in condizioni di lavoro difficili e a cui non eravamo completamente preparati – segnala Verrecchia, che sottolinea anche la costante attenzione rivolta alla struttura dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il capo dell’Unità di crisi sottolinea infine come questa emergenza sia stata gestita senza trascurare i casi già aperti, come testimonia il rilascio dei due connazionali rapiti in Mali, avvenuto lo scorso ottobre.

Nel corso della puntata intervengono anche Massimiliano Silvestri, che sottolinea l’importanza dell’analisi preventiva dei pericoli, cui si dedica l’Unità di crisi, e Maria Rosaria Marranzini che si sofferma sui portali “Viaggiare sicuri” e “Dove siamo nel mondo”, che fanno capo all’Unità di crisi. Il primo fornisce informazioni utili sulle situazioni di sicurezza nei vari paesi del mondo per viaggiare in modo consapevole e responsabile; il secondo permette all’utente di informare l’Unità di crisi rispetto al proprio viaggio e di essere contattato in caso di pericolo. Disponibile anche una App che consente la geolocalizzazione e un contatto diretto con la struttura. (Inform)


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