ALGERI - L'Ambasciatore d'Italia ad Algeri, Giovanni Pugliese, ha partecipato oggi al Convegno nazionale sui procedimenti giudiziari nei casi di tratta di persone organizzato dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) in Algeria in partenariato con il Comitato nazionale per la prevenzione e la lotta contro la tratta delle persone. Il convegno è stato realizzato anche grazie a un contributo finanziario del Governo italiano. Alla presenza del Presidente del Comitato nazionale algerino, di autorevoli rappresentanti del Ministero della Giustizia algerino, dei principali media nazionali e di oltre quaranta magistrati e funzionari della Polizia algerina e della Gendarmeria nazionale, nel suo discorso di apertura, come riferisce il sito della sede diplomatica italiana, l'Ambasciatore Pugliese ha enfatizzato come la lotta contro la tratta delle persone sia una priorità per l'Italia, soprattutto alla luce dell'incidenza di tale fenomeno sull'aumento dei flussi migratori e dei legami con la criminalità organizzata e le organizzazioni terroriste. Al riguardo, l'Ambasciatore Pugliese ha citato, tra l'altro, l'impegno dell'Italia ad aggiornare in modo onnicomprensivo il nuovo piano d'azione nazionale per il periodo 2021-2023, come testimoniato anche dal Sottosegretario agli Esteri Della Vedova in occasione della recente riunione della Cabina di regia contro la tratta e il grave sfruttamento presieduta dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Bonetti. L'Ambasciatore Pugliese ha quindi sottolineato come, di fronte a tale fenomeno che ha evidentemente un carattere transnazionale, una rafforzata collaborazione internazionale, soprattutto nel comune bacino del mar Mediterraneo, sia oggi imprescindibile. L'intuizione fondamentale, ha aggiunto Giovanni Pugliese, che noi tutti dobbiamo al giudice Falcone del cui brutale assassinio a Capaci tra pochi giorni ricorre l'anniversario, è la necessità di disporre di strumenti transnazionali efficaci di cooperazione giudiziaria e tra polizie. È proprio grazie alla Convenzione di Palermo, di cui l'anno scorso il mondo intero ha celebrato il ventesimo anniversario, e ai suoi Protocolli addizionali, che oggi nessuno Stato più nel mondo si trova da solo a condurre un'azione di contrasto contro un fenomeno che, per sua stessa natura, travalica i confini nazionali. Ed è proprio in questo quadro di scambio di esperienze tra autorità direttamente implicate, a vario livello, nella lotta quotidiana, sotto il profilo della repressione giudiziaria, alla tratta di persone che si inserisce il convegno nazionale organizzato da UNODC e al quale parteciperanno numerosi esperti nazionali, regionali e internazionali. In questo contesto, l'Ambasciatore Pugliese ha particolarmente enfatizzato la preziosa partecipazione della Dott.ssa Giorgia Righi e della Dott.ssa Federica La Chioma, Sostitute Procuratrici presso il Tribunale di Palermo, che illustreranno la qualificata esperienza italiana, e in particolare della Procura di Palermo, nei panel dedicati al quadro giuridico sul contrasto della tratta, alle modalità di presa in carico delle vittime durante le varie fasi del procedimento giudiziario e, infine, all'esperienza italiana in materia di cooperazione internazionale nei casi di tratta di esseri umani. L'Ambasciatore ha concluso l'intervento evidenziando come lo scambio di esperienze tra magistrati sarà tanto più utile e reciprocamente vantaggioso alla luce delle sfide complesse, non solo di taglio giuridico, che il fenomeno dell'immigrazione e della tratta di esseri umani pongono quotidianamente. Sfide che si distinguono non solo per il loro impatto sociale ed economico, ma anche e soprattutto per la natura degli interessi protetti in gioco, a partire proprio dal rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone, specialmente quelle più vulnerabili come le donne e i minori. (aise)
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