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“Smart city”: l’ambasciatore Azzarello sul G20 e la cooperazione Italia-Brasile


BRASILIA - “Smart city” o “città intelligente” è un concetto, sempre più studiato a livello internazionale, che sinora ha attribuito priorità alle realtà urbane a più elevata concentrazione di popolazione, anche in prospettiva. Esso si riferisce all’ideale di una città del futuro, tecnologica, più sostenibile, con una gestione più saggia delle per definizione limitate risorse naturali”. È un tema sul quale Brasile e Italia “hanno molto a condividere e da realizzare insieme”. Lo scrive l’ambasciatore d’Italia in Brasile, Francesco Azzarello, in un articolo pubblicato sul “Correio Braziliense” lo scorso 20 giugno, ricordando che l’argomento delle smart cities è nell’agenda dei lavori del G20.

“Una smart city”, scrive l’ambasciatore, “vuole gestire le risorse in modo intelligente, massimizzandone il grado di utilizzo e relativi costi, con l’obiettivo di diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente, attenta alla qualità della vita ed ai bisogni dei cittadini, anche in termini di accresciuta sicurezza. Essa comporta investimenti in tecnologie all’avanguardia, con ovvie positive conseguenze sull’economia, l’occupazione e la formazione di una classe dirigente e lavoratrice specializzata, all’avanguardia, con ripercussioni sull’intera economia del Paese e la sua proiezione internazionale. La pandemia da Covid-19 ha già avviato un’affascinante riflessione sul concetto di città intelligente, metodologie di lavoro, delocalizzazioni sia urbane sia del lavoro”.

L’ambasciatore Azzarello cita il lavoro di Carlo Ratti, docente al MIT di Boston, considerato uno fra i maggiori esperti al mondo nell’innovazione urbana che ipotizza cambiamenti degli equilibri geografici ed urbani a seguito della pandemia. “Nel frattempo tre fra le più importanti società italiane che investono e lavorano in Brasile, Enel/Enel X - Leonardo - TIM, all’avanguardia mondiale nei settori energetico, della connettività e cyber security, hanno firmato un accordo, il 9 giugno scorso, per offrire soluzioni congiunte per un modello integrato di città intelligente, da adattare alle esigenze individuali delle realtà cui vanno applicate. Ciascuna azienda svilupperà ed offrirà un insieme di servizi “e-city, e-home, e-mobility, e-industry” e finanziari digitali, rafforzando la protezione e la sicurezza dei centri urbani, abitazioni ed industrie. È peraltro già in atto un primo esperimento nella Municipalità di Maricà, con l’obiettivo di trasformare la città in un “laboratorio vivente”, utilizzando tecnologie all’avanguardia che possano contribuire ad uno sviluppo sostenibile dell’area”.

“Il cammino è ancora lungo, incontra ostacoli lungo la via, richiede aggiornamenti, ma va perseguito con determinazione, pianificando per il futuro delle nuove generazioni, altrimenti si rischia di essere fuori mercato. Il Brasile e l’Italia”, conclude Azzarello, “hanno molto da condividere e realizzare insieme!”. (aise)

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