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SAPRI, IL RIFUGIO DELLA GENS ROMANA E CITTA’ DELLA SPIGOLATRICE - TURISMO DELLE RADICI - NUOVA MAPPA


SAPRI, IL RIFUGIO DELLA GENS ROMANA E CITTA’ DELLA SPIGOLATRICE - TURISMO DELLE RADICI - NUOVA MAPPA
SAPRI, IL RIFUGIO DELLA GENS ROMANA E CITTA’ DELLA SPIGOLATRICE - TURISMO DELLE RADICI - NUOVA MAPPA

“Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti. Me ne andavo al mattino a spigolare quando ho visto una barca in mezzo al mare: era una barca che andava a vapore, e alzava una bandiera tricolore”. Inizia così la bellissima e nota poesia risorgimentale di Luigi Mercantini, “La spigolatrice di Sapri”, che racconta della sventurata spedizione di Carlo Pisacane che, nell’estate 1857, accompagnato da 300 uomini sbarcò nel Golfo di Policastro, nei pressi del paese salernitano, con l’intento di rovesciare il governo di Ferdinando II Borbone. Situata all’estremo sud della provincia salernitana, accerchiato dal Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, al confine con la Basilicata, Sapri è immersa in una natura rigogliosa, cinta a semicerchio da colline sempreverdi, ammantate di estesi boschi di ulivo, carrubi, querce e sughere, ed affacciata sulla omonima Baia, quasi a specchiarsi in un mare dalle acque cristalline. I primi edifici che appaiono al visitatore sono il complesso di Santa Croce, la Specola, una torre costruita per osservazioni astronomiche e, in mezzo, i resti di una Villa Marittima Romana che si allungano fino alla spiaggia sottostante. Il complesso di Santa Croce fu costruito alla fine dell’800 per volere di Giuseppe Cesarino, saprese emigrato in Brasile il quale, non avendo avuto eredi alla sua morte decise che le sue ricchezze venissero utilizzate per scopi umanitari. Il Golfo di Policastro e la stessa Sapri, grazie al favorevole clima, sono stati da sempre territori amati dalla “Gens Romana”, nonostante la notevole distanza da Roma. Lo stesso Cicerone definì Sapri “parva gemma maris inferi” ovvero “piccola gemma del mare del Sud”: i resti dell’imponente Villa Patrizia sono la conferma dell’interesse che i Romani avessero nei riguardi della zona. Dal lungomare, si diramano verso l’interno numerose viuzze che portano al cuore della cittadina. Alcune di queste conducono direttamente al centro storico di Sapri, verso la Chiesa dell’Immacolata, costruita intorno all’anno 1720, dove sono custodite le reliquie di San Biagio e di San Vito.


COME SI ARRIVA: Sapri è attraversata dalla S.S. 18 Napoli-Reggio Calabria. È collegata all’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria mediante i seguenti percorsi: per chi proviene da Nord, uscire a Padula/Buonabitacolo, che immette sulla superstrada “Bussentina”, da seguire fino alla sua fine a Policastro Bussentino. Per chi proviene da Sud, Uscire a Lagonegro Nord a circa 30 km da Sapri, continuare sulla S.S.585 “Fondo valle del Noce”, da questa uscire allo svincolo Sapri-Maratea Nord continuando lungo la ex S.S.104 “Sapri-Ionio”.


ALTRI LUOGHI DA VISITARE: La sua posizione a ridosso della Basilicata rende Sapri vicina a Lagonegro: paese dai due “volti”, quello antico, è arroccato intorno ai ruderi del castello feudale, e quello nuovo si affaccia su una grande piazza alberata, denominata il “Piano”.


(9Colonne © IESTV.TV 260)(Greenqualitaly)



Queste pagine sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO


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