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NUOVI SPORTELLI CONSOLARI IN GERMANIA

Schiavone (Cgie), Conte (Intercomites Germania) e Di Rosa (Comites di Saarbruecken) sul nuovo Sportello Consolare a Saarbrücken



ROMA – In una nota congiunta il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone, il coordinatore dell’Intercomites Germania, Tommaso Conte e il presidente del Comites di Saarbruecken Giovanni Di Rosa si dicono soddisfatti per l’operatività del nuovo Sportello Consolare a Saarbrücken, collegato direttamente al Consolato Generale d’Italia a Francoforte sul Meno.

“La soddisfazione – si spiega nella nota congiunta – deriva anche dalla circostanza, che ormai da anni, gli organismi elettivi degli italiani all’estero chiedevano, in ogni occasione e a tutti gli interlocutori dell’Amministrazione consolare italiana, la riapertura di una sede consolare di prossimità a Saarbrücken”. Nel comunicato si segnala come ad accogliere le ripetute istanze e gli appelli per la riapertura della sede soppressa nel 2014, sia stato il Senatore Ricardo Merlo, già Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale nei due governi guidati da Giuseppe Conte. “La sua visita nel Saarland nel mese di luglio dello scorso anno al Governatore del Land, Tobias Hans, – precisa la nota – ha tracciato l’inizio di un percorso che ha portato all’apertura di un’unità consolare nell’ultima settimana di marzo. Un raro esempio questo, di ‘democrazia partecipata dal basso’ e di reale filosofia di ‘sussidiarietà’, che ha visto le entità rappresentative più vicine ai connazionali, come il Comites, l’Intercomites e il Cgie, capaci di far prendere coscienza ai responsabili di Governo, dei problemi reali e oggettivi dell’intera collettività italiana. Gli organismi elettivi hanno effettivamente saputo raccontare i bisogni della collettività italiana, situata in un ampio territorio e composta da diverse migliaia di cittadini, che qualcuno ha saputo ascoltare. La riapertura dell’Ufficio consolare a Saarbrücken, – si legge ancora nel comunicato – rappresenta altresì un modello che andrebbe auspicabilmente emulato e proposto anche in altri paesi dell’Unione europea, per rimediare alla carenza di organico e di risorse umane, di cui da anni soffre l’amministrazione centrale a Roma. La collaborazione con le Autorità governative tedesche ha spianato la strada a un progetto innovativo e sostenibile che continuerà nel tempo. La validità di questo progetto è da ricercare soprattutto nell’abbattimento dei costi e nell’aumento del rendimento dei servizi. Lo Sportello Consolare occupa, infatti, i locali gratuiti che il Governo regionale del Saarland ha messo a disposizione del Consolato Generale a Francoforte sul Meno. Un esempio di collaborazione che in Germania e in Europa, non ha precedenti. Il Cgie e l’Intercomites Germania hanno dialogato e seguito con particolare attenzione gli annunci del Sottosegretario Merlo, propedeutici alla riapertura di sedi consolari in America Latina, a Tenerife, a Manchester, sollecitandolo a inserire nel suo programma anche il recupero della sede di Saarbrücken”. “Il Comites di Saarbrücken, l’Intercomites Germania e il Cgie sono perfettamente coscienti – continua la nota congiunta – che la creazione di una micro unità consolare a Saarbrücken, forte di appena due impiegati, che al momento erogano tutti quei servizi che implicano la presenza fisica dell’utente, rappresenta un primo passo verso una più vasta e auspicata decentralizzazione dei servizi consolari in presenza e a distanza. Nella nuova sede di Saarbrücken, nel frattempo, si procede al prelievo dei dati biometrici per passaporti e carte d’identità elettroniche, alle autentiche di firme e all’una o altra certificazione. Questi servizi di prossimità, ritenuti indifferibili sono necessari per evitare agli italiani della Saar lunghi viaggi, a volte di quattrocento chilometri, per raggiungere il Consolato italiano a Francoforte che spesso consistono nella perdita di una giornata di lavoro”.

Per Schiavone, Conte e Di Rosa la riapertura dello sportello consolare di Saarbrücken, in una rete consolare in Germania costretta a fronteggiare le difficoltà causate dal Covid- 19, offre la possibilità di “ristrutturare la rete consolare, mirando alla decentralizzazione dei servizi nelle grandi ed estese circoscrizioni consolari, con la creazione di piccole unità di prossimità, vicine ai connazionali e maggiormente sensibili ai loro reali bisogni. La semplificazione amministrativa e la digitalizzazione dei servizi introdotti ovunque nella pubblica amministrazione e nel settore privato, con la diffusione del lavoro agile praticato anche in diverse sedi consolari nel mondo, è diventata realtà e rappresenta l’obiettivo al quale punta il ministero della semplificazione e della pubblica amministrazione italiana. Bisogna sottolineare – concludono Schiavone, Conte e Di Rosa – che questa operazione, concorre anche ad abbattere i costi per l’affitto di immobili e al contenimento della spesa pubblica”. (Inform)

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