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MOMENTO UNICO PER RICOSTRUIRE L’AMICIZIA

DRAGHI IN LIBIA


È la mia prima visita all’estero da quando sono stato nominato presidente del Consiglio del governo italiano, è la dimostrazione dell’importanza di un legame storico tra i due Paesi. Voglio anche far notare che è un momento unico per la Libia, il governo di unità nazionale è stato legittimato dal Parlamento e sta procedendo alla riconciliazione nazionale. In questa chiave il momento è unico per ricostruire un’antica amicizia e una vicinanza che non ha mai conosciuto pause, perché l’ambasciata italiana è stata l’unica aperta durante tutto il conflitto, bisogna dar credito al coraggio dei diplomatici che sono rimasti”.

Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, in missione in Libia con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nella conferenza stampa congiunta dopo l’incontro con il primo ministro Abdelhamid Dabaiba, svoltosi a Tripoli il 6 aprile.


È un momento unico per ricostruire, guardare al futuro e per muoversi con celerità e con decisione – sottolinea Draghi - il prerequisito per poter procedere è che il cessate il fuoco continui e venga strettamente osservato. La sicurezza dei siti è un requisito essenziale per poter procedere con la collaborazione. Mi sono state date rassicurazioni importanti durante il nostro incontro, soddisfacente e ricco di contenuti: abbiamo parlato della nostra cooperazione in campo progettuale con precisi riferimenti alle infrastrutture civili, in campo energetico, in campo sanitario, in campo culturale: l’Italia darà nuovo impulso all’Istituto di cultura italiana e aumenterà le borse di studio per gli studenti libici che studiano italiano”.

Il premier spiega che “c’è la volontà in sostanza di riportare l’interscambio culturale ed economico ai livelli che aveva 7-8 anni fa. La nostra conversazione mi rassicura sul fatto che addirittura si vuole superare quel livello, si vuol fare di questa partnership una guida per il futuro nella piena sovranità della Libia”.


Anche in campo migratorio – spiega Draghi – abbiamo espresso soddisfazione per quel che la Libia fa, per i salvataggi e nello stesso tempo l’aiutiamo e l‘assistiamo. Però il problema non è solo geopolitico ma anche umanitario: da questo punto di vista l’Italia è uno dei pochi, forse l’unico Paese, che continua a tenere attivi i corridoi umanitari. Il problema dell’immigrazione non nasce solo sulle coste libiche ma si sviluppa anche sui confini meridionali del Paese e l’Ue è stata investita del compito di aiutare il governo libico anche in questa direzione”.

“C’è voglia di fare, di futuro, c’è voglia di ripartire e in fretta”

è il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio. Noi apprezziamo questa visita speciale, la prima di Draghi a Tripoli: diamo molto valore alla cooperazione strategica tra i due Paesi, apprezziamo il fatto che l’Italia sia stato uno dei pochi Paesi a mantenere i rapporti e a mantenere l’ambasciata aperta durante il periodo molto difficile attraversato – afferma Abdelhamid Dabaiba - La questione più importante è la riattivazione dell’accordo firmato nel 2008 in tutti i suoi aspetti, a cominciare dalla costruzione dell’autostrada.

Per rafforzare lo scambio economico e commerciale tra i due Paesi si auspica poi di riaprire lo spazio aereo libico, riattivare l’accordo delle dogane oltre a facilitare le procedure dei visti per i libici, specialmente per studenti, uomini d’affari, malati.

È importante inoltre facilitare le procedure per la comunità libica in Italia, anche per quanto riguarda le questioni bancarie e le richieste di residenza.

Si prevede un aumento di collaborazione da parte dell’Italia nel settore dell’elettricità e dell’energia” spiega inoltre il premier libico, che aggiunge:

“La Libia e l’Italia si trovano a dover affrontare una sfida comune, rappresentata dall’immigrazione clandestina: è una questione che non riguarda solo la Libia, che è un Paese di passaggio, e non solo l’Italia: è un problema europeo e internazionale. Il terrorismo, il crimine organizzato, il traffico di esseri umani sono tutte questioni comuni a cui dover trovare soluzioni insieme tramite l’accordo di amicizia firmato tra i due Paesi. Abbiamo inoltre concordato una cooperazione sanitaria, è necessario il sostegno dell’Italia in questo settore come sulla sicurezza”.


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