Il “Premio CIDU per i Diritti Umani” all’Ara Pacis
- 9 dic 2021
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Sarà il Museo dell’Ara Pacis di Roma ad ospitare domani, 10 dicembre, dalle 10.00 la seconda edizione del “Premio CIDU per i Diritti Umani”, destinato ogni anno a individui e organizzazioni che si siano particolarmente distinti in attività di promozione dei Diritti Umani nel nostro Paese, riaffermando la centralità della tutela e promozione dei Diritti Umani quale direttrice della politica estera italiana.
L’evento si svolgerà in coincidenza con le celebrazioni della Giornata Mondiale dei Diritti Umani e vedrà protagonisti i vincitori di entrambe le edizioni (2020 e 2021).
La cerimonia sarà introdotta dal Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU), Fabrizio Petri, cui seguiranno il discorso di apertura del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale e Presidente del Comitato d’onore del Premio, Benedetto Della Vedova, del Rappresentante Speciale dell’UE per il Sahel, Emanuela Claudia Del Re, della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti e del Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Per la seconda edizione 2021, i membri del Comitato d’Onore, in rappresentanza delle Istituzioni, hanno deciso di premiare il Servizio Sanitario Nazionale, in considerazione dello straordinario impegno al quale ha saputo fare fronte per tutelare il diritto alla salute, a seguito dell’emergenza Covid-19.
Tra le Associazioni, è stata scelta l’associazione “Scie di Passione”, alla luce delle sue considerevoli ed innovative iniziative a favore delle persone con disabilità.
In merito ai quattro Premi personali (con profili di diverso genere e/o generazione), la scelta è ricaduta su Djana Pavlovic, in ragione del suo esemplare attivismo in materia di integrazione sociale; Don Palmiro Prisutto, in considerazione del suo tenace impegno in materia di tutela ambientale; Pietro Turano (classe 1996), in ragione del suo attivismo per i diritti delle persone LGTBI; e Federica Gasbarro (classe 1995), alla luce del suo impegno sulle questioni legate ai cambiamenti climatici;
Per la categoria dedicata al tema della libertà di stampa e di informazione, il Premio è stato attribuito a Luisa Betti Dakli, per il suo alto e costante impegno giornalistico in tema di diritti umani, con particolare riferimento alle violazioni e le discriminazioni nei confronti delle donne e dei minori.
Infine, in occasione dell’edizione 2021, è stato aggiunto un Premio alla Memoria, dedicato quest’anno alla figura di Maria Immacolata Macioti, in considerazione del suo storico contributo in materia di diritti delle donne.
(aise)




























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