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GIORNO DEL RICORDO/ FINANZIERI DI BRUXELLES-UE: “OGGI BISOGNA RICORDARE, PER DIRE MAI PIÙ!”


BRUXELLES - “La data del 10 febbraio vuole conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Come vecchio Finanziere, non posso non porgere un commosso ricordo e omaggio a tutte le vittime, ed in modo particolare ai fratelli di giubba infoibati a Basovizza.

Come patriota europeo, oltre che italiano, devo ricordare che é grazie all’Unione Europea che il confine orientale, lungo il quale io sono cresciuto e conosco quindi bene, é oggi zona di pace, democrazia e libertà da ambo le parti. E che dove fino a pochi anni fa c’era il muro di Gorizia - misconosciuto a tanti come la tragedia delle foibe - oggi i bambini corrono liberamente in bicicletta da una parte all’altra del vecchio confine senza accorgersene. Perché Italia e Slovenia fanno parte di una stessa Patria comune: l’Unione Europea. Che dice mai più a quelle tragedie in Europa. Nel ricordo di quei martiri che oggi commemoriamo”. Lo ha detto oggi, in un messaggio sui social e ai soci della sua sezione, il Generale in congedo della Guardia di Finanza Alessandro Butticé, Presidente della Sezione ANFI (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) di Bruxelles-Unione Europea.

Il primo maggio 1945, l'esercito popolare jugoslavo del Maresciallo Tito assumeva il controllo di Trieste, rendendosi responsabile, come nel resto di Venezia Giulia, Istria e Dalmazia, dell'eccidio di tante persone, tra le quali 97 militari della Guardia di Finanza. Questi, in servizio nella Caserma di via Campo Marzio, indotti con l'inganno a consegnare le armi, furono catturati e trucidati nelle foibe del carso triestino il 3 maggio. L'episodio è considerato uno degli avvenimenti bellici più dolorosi nella storia del Corpo per numero di militari coinvolti e per modalità di esecuzione. E a Basovizza c'è un cippo che ricorda il sacrificio dei 97 finanzieri.

Il Generale Butticé, che è anche Delegato per il Belgio, l’Ue e la Nato dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) da tempo, nella difesa del decoro dei simboli repubblicani, scopo principale dell’Associazione, ricorda che accanto al Tricolore, vi è anche la bandiera dell’Unione Europea. “Unione Europea che trova legittimità nei valori fondamentali enunciati dalla nostra Costituzione, ed in modo particolare da quelli degli articoli 10 e 11. I cui trattati costitutivi, al pari della nostra Costituzione, ma anche di quella che oggi è la Slovenia, sono stati scritti per dire mai più al sangue sparso sul suolo europeo in guerre e tragedie fratricidi come quelle che hanno implicato il martirio nelle foibe di fratelli che avevano l’unico torto di essere italiani”, ha aggiunto Butticé.

Ricordandoci anche che il Presidente Nazionale ANCRI, Ufficiale Tommaso Bove, ed il Delegato ai Rapporti Istituzionali dell’Associazione, Prefetto Francesco Tagliente, hanno inviato un significativo messaggio commemorativo sulla pagina FB ANCRI delle vittime di questa tragedia nazionale. (aise)

10/02/2021 - 14:32

 

 

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