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GIORNATA DELLA RICERCA: L’AMBASCIATA D’ITALIA IN LUSSEMBURGO PUNTA SU UNA GIOVANE STARTUP



LUSSEMBURGO - Per celebrare l’edizione 2021 della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, l’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo ha puntato sul settore delle nuove tecnologie applicate alla medicina, partendo dall’esperienza di successo della start-up SOVI (Social Vision for Tomorrow), creata da due giovani italo-lussemburghesi che hanno sviluppato un tablet per semplificare la comunicazione delle persone affette da disturbi dello spettro autistico, ma collaudata l’anno scorso anche sui pazienti Covid-19 in terapia intensiva. I due ricercatori-manager, Gianluca Marinelli e Alessio Weber, di 27 e 29 anni nati e cresciuti in Lussemburgo, mantengono stretti legami con il nostro Paese, tanto che l’Italia è nel mirino della loro azienda sostenuta sin dal principio dai programmi di accelerazione dell’agenzia “Luxinnovation”. Nel 2020, in piena emergenza sanitaria, sono stati selezionati dal programma “StartupVsCovid19”, che ha dato lo slancio necessario ai due connazionali per avviare collaborazioni con associazioni, ospedali e strutture specializzate per l’autismo, prima nel Granducato e ora anche in Italia. I due ragazzi, di origine pugliese, hanno aderito al progetto “Rete di Talenti per il Sud“ proposto dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale di concerto con la Farnesina. Il video documentario, che include interviste con famiglie di persone autistiche, sarà diffuso da oggi sul sito web dell’Ambasciata. Come sottolinea nella prima parte del filmato l’ambasciatore Diego Brasioli, “l’iniziativa vuole dare risalto al percorso di due startupper che si sono spesi, al termine dei loro studi universitari, per innovare nel settore della salute, due talenti italiani che non dimenticano la loro terra di origine, il Meridione, ma anzi guardano al nostro Paese come un mercato di sbocco per nuovi investimenti”. “L’immagine dell’Italia come Paese altamente competitivo in campo scientifico-tecnologico è del resto sostenuta in Lussemburgo”, ha aggiunto l’ambasciatore Brasioli, “dalla presenza di una comunità scientifico-tecnologica formata da numerosi ed apprezzati ricercatori e professionisti italiani”. (aise)


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