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“Festejos 1600 años Venecia”, le celebrazioni online delle associazioni venete dell’Argentina



Ha aderito anche l’Associazione Veneti nel Mondo

ROMA – Attraverso la pagina social “Mi Venecia” le comunità italo-argentine originarie del Triveneto, su tutte quelle facenti parte della Sociedad Italiana “Las Tres Venecias”, e più in generale i connazionali del Sudamerica, hanno celebrato in un incontro virtuale i 1600 anni della nascita della città di Venezia con l’evento “Festejos 1600 años Venecia”. Mariano Gazzola, Vicesegretario Generale del Cgie per l’America Latina, ha introdotto il video celebrativo di omaggio alla città di Venezia e ricordato come nell’antica Repubblica di San Marco affondi le radici persino la stessa parola “ciao” che oggigiorno è universalmente conosciuta. Aldo Marin, Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo, ha ricordato la bandiera di San Marco e un’identità regionale che va oltre l’idioma. “Di Venezia non dobbiamo solo esaltare la gloria del passato perché è la dimostrazione di come nonostante le avversità quella città abbia avuto una visione per il futuro”, ha commentato Marin. Le immagini hanno quindi mostrato il repertorio artistico di una città che ha visto negli anni esibirsi in concerto personaggi illustri come Ennio Morricone e ha avuto testi poetici dedicati, ad esempio la poesia “Venezia” di Diego Valeri. Marcelo Carrara, consigliere Cgie-Argentina e Presidente della Federación de Sociedades Italianas de Mar del Plata y Zona, ha ringraziato il docente di italiano Angelo Di Lorenzo per la traduzione della poesia di Valeri dedicata alla città di Venezia. Restando sull’attualità Di Lorenzo ha ricordato un dettaglio relativo alla storia di Venezia: fu in questa città che si parlò per la prima volta di “quarantena” quando intorno al 1350 l’Europa venne colpita dalla peste e Venezia fu una delle prime città a reagire e a prevedere un sistema di quarantena nelle sue isole. Carrara ha invece ricordato come quella del 25 marzo 2021 sia una data convenzionale di fondazione della città di Venezia, la cui laguna in realtà vede i primi insediamenti già in epoca romana: la leggenda della fondazione è legata alla figura di San Marco e al fatto che anticamente il calendario fissava al mese di marzo l’inizio dell’anno. Dopo le invasioni barbariche Venezia comincia a risorgere e si gettano le fondamenta, proprio nella zona del Ponte Rialto, per lo splendore urbanistico che è poi sopravvissuto ai secoli e giunto fino ai nostri giorni. “Speriamo di poter festeggiare con uno spritz il prossimo compleanno in Piazza San Marco”, è stato l’augurio di Carrara. Il giornalista Marcelo Romanello (Cgie- Argentina), di origine vicentina, si è detto “invidioso di Venezia perché ha 1600 anni e non si notano” per poi definire l’Italia intera come una sorta di monopolio culturale agli occhi del mondo. Ernestina Della Corte Lucio, Presidente della Famiglia Bellunesi in Argentina all’interno della Federazione Bellunesi nel Mondo, ha ricordato di aver avuto la fortuna di visitare Venezia in compagnia di alcuni parenti potendo ammirarla in ogni angolo e anche in orari meno turistici. “Vedere Piazza San Marco vuota di notte è stata un’esperienza”, ha raccontato la docente di lingue che spesso si confronta con i propri studenti su questi temi sempre entusiasti quando si parla di gondole, canali e maschere di carnevale. Ancora Carrara ha mostrato alcune immagini relative alla presenza simbolica e non solo del nome di Venezia in città argentine come Mar del Plata o Rosario, compresi alcuni negozi. Con un fotografo marplatense, Mariano García, alcuni anni orsono è stata realizzata una mostra fotografica riguardante le maschere veneziane: mostra ospitata presso la Sociedad Italiana “Las Tres Venecias”. E’ possibile ammirare le immagini di Venezia collegandosi al portale mivenecia.ar nella sezione galleria. (Simone Sperduto/Inform)

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