ROMA - Nell’ambito dell’attività volta a rafforzare la cooperazione internazionale in materia di sicurezza con i Paesi dell’America Latina e dell’area caraibica, lunedì scorso, 8 febbraio, il Servizio Relazioni Internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia ha organizzato un evento seminariale in videoconferenza realizzato con la Direzione Generale della Mondializzazione e delle Questioni Globali del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Organizzazione Internazionale Italo Latino Americana (IILA). Si è trattato di un evento che ha inaugurato un formato inedito di cooperazione bilaterale: per la prima volta si sono incontrati e messi in rete più di cento professionisti della sicurezza tra ufficiali di collegamento delle diverse Forze di Polizia italiane e straniere, rispettivamente distaccati presso le nostre Ambasciate nel Centro e Sudamerica e nell’ area caraibica e presso le sedi diplomatiche e consolari dei Paesi sudamericani a Roma, esponenti delle Direzioni Centrali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza impegnate nella lotta alla criminalità organizzata e al narcotraffico, rappresentanti dei Comandi generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, del Ministero della Giustizia, delle Agenzie dell’Unione europea nel settore Giustizia e Affari Interni, dell’ANAC, del Ministero del Tesoro, della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale presente sia attraverso la Direzione Generale Affari Politici che con la Direzione Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali. Il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Maria Teresa Sempreviva - intervenuta ad apertura dei lavori insieme al Segretario Generale dell’IILA, Antonella Cavallari - ha sottolineato la volontà del Dipartimento della P.S. di proiettarsi, con rinnovata convinzione, nello scenario latino americano e caraibico per concorrere a costruire un sistema multi-attoriale forte in tutti i settori a più alto impatto in termini di rischi alla sicurezza, concorrendo - attraverso la professionalizzare delle Forze di Polizia di una Regione che registra una crescente espansione delle grandi holding criminali anche italiane il modello nazionale della sicurezza nel mondo del “dopo Covid-19”. Si tratta - ha sottolineato ancora il Prefetto Sempreviva - di uno sforzo di dimensione certamente notevole che non può essere affrontato se non coordinando, valorizzando e mettendo a sistema tutte le energie migliori di cui le Istituzioni italiane della sicurezza sono depositarie. La sessione strategica dell’evento ha avuto inizio con una illustrazione sulla cooperazione internazionale in materia di sicurezza da parte del Direttore del Servizio Relazioni Internazionali, dott.ssa Eufemia Esposito, che ha evidenziato la necessità di una vera e propria “diplomazia di polizia” e di una “collaborazione strutturata” con i diversi attori della sicurezza. In questo contesto, le linee strategiche della cooperazione di polizia non possono che avere, quali elementi fondamentali, una cornice giuridica a livello bilaterale, europeo e multilaterale unitaria, nonché la formazione quale volano di rafforzamento per la cooperazione internazionale. A seguire il Magistrato Consigliere Giuridico del MAECI, dott. Giovanni Tartaglia Polcini, ha fornito una panoramica delle iniziative di diplomazia giuridica e di assistenza tecnica con la Regione latino-americana e caraibica sottolineando l’opportunità di creare “un consenso valoriale attraverso strumenti convenzionali” nel rispetto delle “diverse modalità di approccio” da calibrare sulla identità specifica di ciascuno dei Paesi dell’area. Sono stati inoltre approfonditi diversi aspetti della cooperazione internazionale strategica da parte di qualificati rappresentanti dell’IILA con particolare riguardo alla governance tecnica dei programmi finanziati dall’Unione europea e al programma Falcone Borsellino nel settore della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata fortemente voluto dalla DGMO/MAECI. In un’ottica interdipartimentale e interforze, nella seconda sessione operativa è stata data voce a rappresentanti esperti nell’ambito della cooperazione internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. L’evento ha costituito un momento indubbiamente significativo di networking tra quanti operano nella cooperazione giudiziaria e di polizia con i Paesi della Regione latinoamericana, a livello sia nazionale che transnazionale, dando evidenza - come ha affermato il Vice Direttore Centrale Vicario per l’America Latina. Marilina Armellin - della circostanza che criminalità organizzata e corruzione hanno una dimensione transnazionale che può essere incisivamente contrastata solo attraverso la cooperazione e l’armonizzazione delle legislazioni, delle strategie e delle metodiche di prevenzione e contrasto, non meno che attraverso la creazione di una cultura valoriale della legalità capace di sostenerne lo sforzo. Tutte le componenti intervenute hanno espresso la volontà di collaborare mettendo a sistema le rispettive reti di esperti, sì da veicolare il modello italiano della sicurezza attraverso lo sviluppo delle diverse iniziative di capacity building e assistenza tecnica nell’Area latinoamericana e caraibica. (aise)
11/02/2021 - 16:47
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