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CARACAS: LE CONDOGLIANZE DELLA FILEF PER LA SCOMPARSA A GIORDANO BRUNO VENIER



CARACAS - È scomparso nei giorni scorsi a Caracas Giordano Bruno Venier, militante ed operatore sociale della sinistra italo-venezuelana per oltre 40 anni. La Filef - Federazione italiana lavoratori emigranti e famiglie - ha espresso, tramite una nota, alla famiglia e agli amici di Giordano le proprie sentite condoglianze, ricordando il suo percorso e il suo grande impegno civile e politico. Friulano, Giordano era nato a Pordenone nella borgata di Torre, il 13 Agosto1947. Nel ‘65 partecipò alla fondazione della sezione udinese del Movimento Federalista Europeo. Iscritto alla Facoltà di Sociologia di Trento, partecipò al Movimento Studentesco del ’68 e ’69. Nel ‘70 si iscrisse all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia-IUAV, dove si laureò nel ‘75, impegnandosi contemporaneamente nell’attività politica e in difesa della laguna di Venezia dall’inquinamento del polo di Porto Marghera e per il riequilibrio territoriale del retroterra veneziano. Membro del Collegio degli Architetti del Friuli svolse diversi incarichi professionali fino all’Agosto del ’77 quando si trasferì in Sud America. Decise di stabilirsi a Caracas anche per partecipare alle lotte sociali allora in atto. Svolse l’attività di architetto e urbanista nel settore del restauro architettonico di edifici e di centri storici. Nell’ambito dell’attività politica nell’Università Centrale del Venezuela, con il MIR – Movimento Izquierda (Sinistra) Rivoluzionaria, pubblicò diversi interventi sul giornale della sinistra rivoluzionaria “El Nuevo Venezolano”, con lo pseudonimo di Giordanobruno, sostenendo la rivolta popolare contro l’oligarchia locale. Di fronte al cronico deficit di abitazioni in Venezuela sviluppò un progetto di Prefabbricato Modulare Aperto; fu membro del gruppo che sistematizzava il “Prontuario di sistemi industrializzati, componenti e materiali per costruzioni economiche”, e partecipò a varie ricerche e simposi sulle tecniche costruttive per costruzioni di basso costo e per l’auto-costruzione. Fu consulente dell’Ambasciata d’Italia in Caracas e di ONG’S italiane, dirigendo la realizzazione di opere civili finanziati dal MAE e di iniziative e programmi d’intervento nei “Centri di Accoglienza per Minori in condizioni di Rischio Sociale”, realizzati a Caracas. Partecipò ai diversi Forum Sociali continentali, svoltisi nel 2002 e 2006. Fu membro fondatore del Circolo Bolivariano “Antonio Gramsci” di Caracas nel 2002, e si impegnò nelle attività permanenti di difesa, consolidamento e approfondimento del processo rivoluzionario bolivariano in ambito internazionale e nazionale. Si impegnò anche in molteplici iniziative di appoggio dell’accordo umanitario in Colombia e per la formazione di un gruppo di paesi, compresa l’Italia, che facilitasse la pacificazione nel paese andino, ponendo fine all’intervento del Pentagono e dei paramilitari che minacciavano l’integrazione regionale della UNASUR e nel constrasto ai tentativi di ricolonizzazione sostenedo l’idea dell’America Latina come Civilizzazione Emergente: un cammino che assumesse le differenze in termini di un Progetto che assicurasse a tutti una posizione dignitosa nel nuevo millenio, rifiutando la servitù spirituale ed il ruolo subalterno all’Occidente, nella prospettiva del dialogo tra civilizzazioni e con la convinzione che il futuro prossimo è del continente Latinoamericano. Nelle elezioni politiche italiane del 2008 fu candidato alla Camera nella Lista della Sinistra Arcobaleno. (aise)

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