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CANARIE - Imu all’estero/ Stabile (Cgie): spettava alla politica far chiarezza


TENERIFE - “Chiarirsi prima di poter chiarire”: è quanto esprime il consigliere Cgie Spagna e Portogallo, Giuseppe Stabile, a seguito delle note stampa di alcuni parlamentari volte a fornire rassicurazioni – “che ahinoi parrebbero errate”, continua Stabile - sull’estensione anche alla platea di pensionati residenti nei Paesi comunitari dello sconto previsto dalle nuove disposizioni in materia di IMU, previste dal comma 48, dell’unico articolo della Legge 30 dicembre 2020, n.178. “Stante quanto riferiscono i medesimi parlamentari, - scrive Stabile in una nota – la problematica è emersa a seguito del diniego di alcuni comuni di applicare la riduzione, obiettando sul concetto di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia e segnalando l'esistenza di alcuni siti di informazione fiscale on line che escludono questo regime come possibilità. Una cosa deve essere estremamente chiara”, scrive Stabile, e cioè che “è proprio l’INPS che conferma come la domanda di pensione in regime di convenzione bilaterale non può che riferirsi esclusivamente agli Stati con i quali l’Italia ha stipulato Accordi/Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale e “non ai Paesi comunitari”, mentre i regolamenti comunitari prevedono la possibilità di sommare la contribuzione maturata solo in Paesi UE, Paesi SEE e Svizzera (totalizzazione internazionale)”. “A (s)conforto di quanto detto – prosegue Stabile – invito tutti, come ho già fatto io, ad inviare una richiesta di chiarimenti alla Direzione Centrale competente e a visitare questo link del sito internet dell'INPS, peraltro utilizzato dagli stessi comuni a sostegno della loro impossibilità (e non mancanza di volontà) di provvedere. Per ulteriori approfondimenti - aggiunge Stabile - relativamente alla regolamentazione comunitaria di sicurezza sociale e alla totalizzazione internazionale, la Direzione Centrale rinvia alle schede presenti sul sito istituzionale a due diversi link: il primo e il secondo”. “Del resto, - argomenta Stabile – non potrebbe essere altrimenti: apparirebbe grottesco sostenere che la Pubblica Amministrazione, pur se comunale, possa mettere in discussione il diritto di esonero dall’Imu a causa dell'erronea interpretazione data online da alcuni privati consulenti fiscali! Ora, sarebbe troppo facile reagire al pessimo clima sociale puntando il dito sull’ignoranza pubblica, quando dentro le istituzioni ci sono anche tante persone di valore che cercano con mille difficoltà di risolvere problemi ereditati da anni di menefreghismo politico”. “Pur non dubitando dell’intenzione espressa dai parlamentari di maggioranza che hanno voluto mostrare interesse su un tema così importante, per dissipare qualsiasi dubbio applicativo, oggi oggetto di diatriba, alle parole: “pensione maturata in regime di convenzione” del succitato comma 48, il legislatore – osserva Stabile – avrebbe potuto specificatamente aggiungere l’inciso: “intendendosi per tale una pensione maturata tramite la totalizzazione di contributi versati in Italia con quelli versati all’estero in un Paese convenzionato, comunitario ed extracomunitario”. Perché prevenire è sempre meglio che curare, ma soprattutto perché la cura (i tribunali) - dispendiosa nei tempi e nelle economie - non è sempre sicura” “Infine - conclude Stabile - auspichiamo un concreto intervento risolutore per mirare al superiore interesse dei nostri connazionali, sempre più costretti a lasciare il territorio di origine, data l'incertezza assoluta del Paese di garantirgli non solo un presente ma soprattutto un futuro solido, ma anche a garanzia e a tutela del prestigio e della credibilità delle istituzioni tutte”. (aise)

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