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Basilea: i docenti Ecap guidano gli studenti alla scoperta di Dante


- Nella cornice delle attività della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, quest’anno dedicata a Dante, i docenti ECAP, nei corsi di lingua e cultura italiana della circoscrizione di Basilea, hanno coinvolto le alunne e gli alunni in diverse iniziative volte alla scoperta di Dante l’italiano, della sua vita e del suo verso poetico.

“Per me si va ne la città dolente” con il primo verso dell’iscrizione posta sulla sommità della porta infernale, inizia il viaggio alla scoperta della Divina Commedia nei corsi secondari di Wohlen, guidato dall’insegnante Francesca Casada. Un percorso facilitato che ha presentato alle allieve agli allievi la vita e la produzione poetica di Dante Alighieri attraverso la sua opera principale: il racconto immaginario di un viaggio che il poeta stesso compie nei tre mondi dell’al di là. Attraverso parole e immagini il viaggio dantesco della Commedia viene elaborato dagli alunni che riescono a far proprio quel passaggio dalla selva oscura dell’antinferno alle stelle e ai cieli dell’ultima cantica, il Paradiso: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

Gli alunni dei corsi primari di Arlesheim, Basilea e Reinach, guidati dall’insegnante Concetta Iannazzone, hanno, invece, esplorato la Commedia dantesca attraverso la lettura, in chiave umoristica, de La Felina Commedia (Elisa Binda, Mattia Perego, Beatrice Tinarelli, Einaudi Ragazzi, 2021).

Un racconto originale e adatto ad un pubblico di giovanissimi, capace di traslare il viaggio condotto da Dante e Virgilio in un’appassionata avventura che vede protagonisti dei simpatici felini. Il Sommo Poeta, per le piccole alunne e alunni, diviene per l’occasione un micione dal pelo rosso, con grandi occhi azzurri, che nel mezzo del cammin di sette vite finisce per ritrovarsi in una selva oscura senza via d’uscita. Per sua fortuna incontra il gatto Virgilio, poeta, autore della Gatteide, che lo guiderà in un viaggio incredibile che gli farà conoscere le pene, le espiazioni e il meritato premio riservati ai gatti, birichini sì, ma anche obbedienti.

Nei corsi primari di Dättwill, le alunne e gli alunni, sotto la guida dell’insegnante Giacoma Lucifora, hanno esplorato il tempo e il contesto in cui è maturato Dante e con lui la sua produzione poetico-letteraria.

Dal matrimonio con Gemma Donati all’amore platonico verso Beatrice, la donna-angelo “tanto gentile e tanto onesta” dalla breve e sfortunata vita terrena a cui il poeta donerà esistenza eterna narrandone l’incontro alle porte del Paradiso.

Ma ancora, l’esilio che condurrà il poeta alla scoperta di diverse città italiane per quell’amor della politica che tanto ha appassionato le alunne e gli alunni di Dattwill e che al Papà della lingua italiana hanno dedicato un prezioso tema.

Nei corsi secondari di Mellingen, l’insegnante Maria Ferreri ha presentato l’opera dantesca, attraverso una riflessione sulla lingua italiana e sull’attualità e permanenza di alcuni termini e locuzioni, coniate dal Sommo Poeta e che arricchiscono tutt’oggi il nostro idioma.

Da “fertile” a “mesto” e “molesto” fino a famose espressioni acquisite in maniera permanente nel vocabolario di base di ogni parlante italiano.

Le alunne e gli alunni si sono misurati con locuzioni quali “far tremare le vene e i polsi”, “non ti curar di loro, ma guarda e passa” fino a “galeotto fu il libro e chi lo scrisse…”, scoprendone la storia retrostante, come quella straziante, quanto tristemente moderna, dell’amore passionale di Paolo e Francesca.

Un percorso linguistico attraverso i versi di Dante che conferma quanto il padre della lingua italiana fornisca tutt’ oggi materia viva, non solo al parlare e allo scrivere, ma anche e soprattutto all’evoluzione del pensiero e della cultura italiani di cui una lingua in movimento ne è massima espressione.

E se l’insegnamento delle lingue permette di disegnare e scoprire mondi nuovi, il viaggio condotto, nella cornice della XXI Settimana della Lingua Italiana, dalle allieve e allievi dei corsi LICIT sotto la guida degli insegnanti ECAP, conferma l’attualità del messaggio del Sommo Poeta: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. (aise)

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