“Durante l’audizione a Montecitorio sul voto degli italiani all’estero, tenutasi presso la Giunta delle elezioni, il Ministro Di Maio ha confermato quanto già suggerito da quasi tutti i professori auditi sul tema nelle scorse settimane: l’opzione inversa è la soluzione per il voto all’estero; una misura che ho sempre sostenuto, e su cui ho presentato una proposta di legge lo scorso dicembre”. Così Elisa Siragusa, deputata eletta all’estero e membro della Giunta, oltre che della Commissione Affari costituzionali alla Camera, che prosegue: “come anche più volte da me ricordato, l’attuale sistema — che prevede l’invio di milioni di schede elettorali ad indirizzi spesso sbagliati, non garantendo segretezza e personalità del voto — non è più sostenibile, economicamente ed organizzativamente; e ciò – ribadisce – anche a causa dell’estrema generosità con cui riconosciamo la cittadinanza ‘iure sanguinis’ a stranieri che possano vantare anche un solo, lontanissimo nel tempo, avo italiano”.
“Il corpo elettorale all’estero è passato in pochi anni da due a oltre cinque milioni di votanti: ed è un numero è destinato a crescere. Come sottolineato anche dal presidente Giachetti – prosegue la parlamentare, - abbiamo ormai la certezza che l’attuale sistema non funzioni. Avendo la consapevolezza di ciò, abbiamo dunque la responsabilità di provare ad intervenire”.
“Il Parlamento – conclude Siragusa – non ha più alibi per rinviare la discussione sul tema, esattamente come per l’altro argomento toccato dal ministro, quello della cittadinanza ‘iure sanguinis’: argomento che — ha affermato Di Maio — “bisognerà affrontare, prima o poi””. (aise)
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