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Scomparsa Marisa Ferretti Barth , prima donna italiana a sedere nel Senato del Canada



ITALIANE AL’ESTERO

ROMA – Fondatrice e presidente del Craic-Consiglio Regionale degli Anziani Italo-Canadesi. Il ricordo di Francesca La Marca (Pd): Grande generosità, indomabile determinazione e passione per le buone cause hanno ispirato la sua esistenza. Scomparsa Marisa Ferretti Barth , prima donna italiana a sedere nel Senato del Canada. Senatrice del partito Liberale dal 1997 al 2006, Marisa Marisa Ferretti Barth era nata ad Ascoli Piceno il 28 aprile 1931 ed era arrivata in Québec nel 1963. 47 anni fa aveva fondato il Craic-Consiglio Regionale degli Anziani Italo-Canadesi, di cui era presidente. Nel 2003 le era stata conferita l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2008 quella di Ufficiale dell’Ordine Nazionale dell’Ordine Nazionale del Québec. “Ho appreso con costernazione e sincero dolore la notizia della scomparsa della Senatrice Marisa Ferretti Barth. La Sen. Barth mi onorava della sua amicizia e ho potuto quindi conoscere direttamente la sua grande generosità, la sua indomabile determinazione e la passione per le buone cause che ha ispirato l’intera sua esistenza”. Così in una nota Francesca La Marca , deputata del Pd eletta nella circoscrizione Estero-ripartizione Nord e Centro America. “Marisa Ferretti Barth era giunta nel Québec nel 1963 e da allora – ricorda La Marca – ha dedicato tutte le sue energie all’organizzazione dei servizi di assistenza alla comunità italiana e, in particolare, agli anziani. Nel corso del tempo ha promosso la nascita di oltre settanta associazioni di anziani, coordinate poi nel Consiglio Regionale degli Anziani Italo-Canadesi fondato nel 1973. Del Consiglio, che raccoglie circa 12.000 associati nell’area della Grande Montréal, è diventata Presidente, ricoprendo questo incarico fino agli ultimi giorni della sua vita. Nel 1997, è stata la prima donna italiana nominata nel Senato del Canada dove ha continuato le sue battaglie a favore degli anziani e delle persone svantaggiate. Animata da uno spirito solidaristico a trecentosessanta gradi, non ha fatto mancare il suo sostegno anche ad altre comunità di immigrati, i cui anziani hanno ricalcato i passi compiuti per la comunità italiana. La nostra comunità perde un sostegno fondamentale e un riferimento sempre disponibile, attivo e aperto sul piano umano ed etico. Parlando degli anziani da lei organizzati ed assistiti, la Senatrice Barth diceva: “Ho una famiglia con più di dodicimila membri, gli anni più belli della mia vita li ho spesi insieme a loro. Io non ho lavorato per gli anziani, semplicemente gli ho voluto bene”.Grazie per quanto hai fatto per noi, cara Senatrice. Grazie per l’amicizia che mi hai dato, cara Amica”, conclude Francesca La Marca. (Inform)

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