top of page

MUSEO DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA: L’INAUGURAZIONE NEL 2022 CON LA FIRST LADY USA JILL BIDEN



ROMA - Restituire al grande pubblico, nazionale e internazionale, la narrazione di un patrimonio vastissimo e diversificato come quello legato alla storia dell’emigrazione italiana. Questo lo scopo del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI) di Genova, che, secondo le previsioni, verrà inaugurato il prossimo 27 gennaio 2022, con una madrina d’eccezione: Jill Tracy Jacobs Biden, la First Lady degli Stati Uniti d’America. La moglie del Presidente degli USA è di origini siciliane. I suoi bisnonni, infatti, partirono da Gesso, in provincia di Messina, attraversarono l’oceano Atlantico, e una volta approdati nelle coste statunitensi cambiarono cognome, inglesizzandolo da Giacoppo a Jacobs. Una storia come migliaia, insomma, simbolo dell’emigrazione italiana e che riguarda ora anche la più importante inquilina della Casa Bianca. Per questo, il Ministero dei Beni Culturali ha chiesto all’italo-americana, insegnante nella vita e “orgogliosa di appartenere alla comunità italoamericana della Pennsylvania”, di fare da madrina. Genova è stata scelta per ospitare il MEI dopo aver vinto un’agguerrita competizione nei confronti di diverse altre città italiane. Gli interventi, per un importo di circa 5,3 milioni di euro (di cui 300mila arrivano da Fondazione San Paolo per la progettazione; 3 milioni dal Mibact, nell’ambito del programma Grandi Progetti Beni Culturali e 2 milioni dal Patto per Genova, siglato tra Comune e Governo), riguardano l’adeguamento funzionale, il restauro e il risanamento conservativo della Commenda. Le finalità e le linee strategiche del MEI sono state definite nell’Accordo di Valorizzazione tra Ministero dei beni culturali, Comune di Genova e Regione Liguria, finalizzato a promuovere, mediante la costituzione del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, l’acquisizione, la conservazione, la comunicazione e l’esposizione di testimonianze materiali e immateriali relative al fenomeno. Sarà, con ogni probabilità, il primo museo costruito e pensato nell’era covid/post-covid, e dunque sono ancora molte le attività da fissare. Intanto, la data dell’inaugurazione dovrebbe essere fissata, con una madrina d’eccezione. (aise)