Las Palmas: il Comitato contro la chiusura del Consolato Onorario fa il punto della situazione
- 3 lug 2021
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TENERIFE - Un momento di pausa per “dare il tempo” alle istituzioni di fare la propria parte. Il presidente del Comitato contro la chiusura del Consolato onorario di Las Palmas, Giuseppe Bucceri – già presidente dell’Apice - Associazione per i Pensionati e Connazionali Italiani all’Estero attiva nelle isole Canarie – sotto la cui ala è nato il Comitato – fa il punto delle attività svolte fin qui, rivendicando il lavoro e l’impegno del Comitato, Sono stati “mesi faticosi”, scrive Bucceri, alla guida del Comitato che comprende anche il Fogolar Furlan rappresentato dal Presidente Degano e da Maurizio Mior, Radio Calima nella persona di Brandolini e Vulmaro, e Carusi e Testa per in connazionali a Lanzarote. “Molte – continua - sono state le iniziative intraprese; grazie ad un lavoro certosino, sono state parecchie le autorità spagnole che hanno sposato la nostra pacifica battaglia, da ultimo il Ministro degli Esteri spagnolo”. Tra le autorità coinvolte, Bucceri cita il senatore Morales Quesada Ramon, i consigli municipali di Gran Canaria, Lanzarote e Fuerteventura, il sindaco di Lanzarote e la consigliera Nova Kirkpatrick, il sindaco di San Bartolomè de Tirajana, il secondo Vice Sindaco Alejandro Marichal e tutta la giunta, e il sindaco di Las Palmas. Da parte italiana, Bucceri ricorda l’interlocuzione con Luis Cavalieri, in Rappresentanza dell'Ambasciatore di Madrid, che, scrive, “si è reso ininterrottamente disponibile al dialogo e soprattutto a trovare una soluzione per i connazionali”. Il Comitato riconosce anche il “grande impegno” del Presidente del Comites di Madrid Pietro Mariani, dei parlamentari eletti all’estero Garavini, Schirò e Ungaro e di “altri eletti all'estero che se pur non in contatti diretti hanno dato il loro supporto”. Un’attività per cui il Comitato “non vuole essere ringraziato; ciò che ci interessa è che nel futuro i nostri connazionali siano più uniti. Abbiamo avuto circa 8000 adesioni per la nostra iniziativa, ma sinceramente ci saremmo aspettati un numero più elevato visto che la comunità italiana alle Canarie è di circa 57.000 connazionali. Comprenderete che, se uniti, le guerre "sempre con educazione e rispetto per tutti" possono essere vinte”. Quanto all’oggi, “ci fermiamo con le iniziative per dare alle autorità competenti il tempo di trovare una giusta soluzione, di cui noi siamo speranzosi. Speriamo solo che domani qualcuno non si svegli e dica “grazie a me”; il grazie va al Comitato che mi onoro di rappresentare e che, con grande impegno e passione, ha dedicato molto tempo e sostenuto le spese, senza avere, lo diciamo ad alta voce, alcun sostegno economico”. Infine, conclude Bucceri, “ci aspettavamo che anche il Cgie, viste le sue competenze, attivasse il suo sostegno, ma purtroppo non c'è pervenuto alcun riscontro”. (aise)






























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