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IRSINA, BORGO LUCANO TRA MANTEGNA E FESTE RELIGIOSE - TURISMO DELLE RADICI



Matera - Irsina è un borgo della provincia di Matera che deriva il suo nome dagli Irtini, il popolo che per primo abitò il Monte Irsi, la...
IRSINA, BORGO LUCANO TRA MANTEGNA E FESTE RELIGIOSE - TURISMO DELLE RADICI

Matera - Irsina è un borgo della provincia di Matera che deriva il suo nome dagli Irtini, il popolo che per primo abitò il Monte Irsi, la collina di fronte all’attuale città, oppure da "Hirsum", il luogo in cui sorgeva un tempio in onore di Santa Maria dell’Hirso.

Roccaforte normanna, fino al 1663 “terra d’Otranto” come Matera, Irsina è avvolta da paesaggi morbidi e verdeggianti, effetto dell'ottocentesca politica del seminativo.

Curiose, inoltre, le gallerie sotterranee a statura umana, dette “bottini”: raccolgono l’acqua per depositarla in vasche di decantazione, purificandola successivamente e incanalandola nella fontana settecentesca esterna con tredici bocche.

Il suo centro storico è piccolo e austero, luogo natale del pittore seicentesco Andrea Miglionico, ed ospita una cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta che conserva la cripta e il campanile romanico e gotico dell’antica chiesa.

Nella parte posteriore ha l’aspetto di una fortezza e forma un unico corpo con le mura di cinta, mentre all’interno si trovano le opere quattrocentesche della donazione del 1454 "De Mabilia", con la scultura di Sant’Eufemia di Andrea Mantegna acquistata nella bottega del maestro padovano.

Da vedere anche gli affreschi della cripta di San Francesco, all’interno di una torre normanna, commissionati dai Del Balzo.

Tra i palazzi, sono da vedere Palazzo Lombardi, Palazzo Cantorio, Palazzo Angeletti e Palazzo Nugent.

Infine, è da visitare il Museo civico Janora, ospitato nei locali dell'ex convento di San Francesco, frutto del lavoro di raccolta effettuato dallo storico irsinese Michele Janora e dal 1981 acquisito dal comune di Irsina, il quale ospita una collezione di circa 1600 oggetti a testimonianza delle proprie radici culturali, tra cui numerosi reperti archeologici.

Testimonianza che ancora oggi resta vivida nelle numerose attività artigianali e nelle diverse aziende zootecniche: celebre, infatti, è la mozzarella di bufala campana, nata in un territorio di economia legata alle coltivazioni cerealicole e viticole.

Irsina, infatti, offre ai turisti numerosi prodotti della sua tradizione contadina: "u callaridd" di agnello, un’antica ricetta delle Murge, e i "mastaccere", biscotti tondi e schiacciati, e la salsiccia stagionata.

Alle radici culturali agricole e pastorali si aggiungono quelle religiose.

La festa patronale di Sant’Eufemia rievoca ogni anno, dal 14 al 17 settembre, l’arrivo nel 1454 di Roberto de Mabilia da Montepeloso, prete e notaio in Padova, già citato committente di Andrea Mantegna. Per l'occasione si svolge una lunga processione per il paese dell'immagine di Sant'Eufemia, della reliquia del suo braccio e dell'icona della Madonna della Divina Provvidenza. Altra festività da non perdere è la festa della Pietà ed il "pizzicantò", che si svolge l'ultima domenica di maggio con una processione dell'immagine della Madonna della Pietà alla quale segue il tradizionale gioco del "pizzicantò", che prevede la disposizione di due squadre di giovani in cerchio, in un doppio piano, a formare una piramide umana. A Ferragosto, infine, si allestiscono sempre altarini in onore di San Rocco.

Non resta che partecipare alla spiritualità degli abitanti di Irsina e scoprire quanto sono ancora vive le radici culturali della Basilicata.


COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Bari (62 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Potenza (39 km), dalla quale si prosegue in bus. In automobile da Roma: prendere A1/E45 in direzione di SS 372 a Caianello, prendere l'uscita Caianello, continuare fino a Benevento, guidare da A16/E842 fino a Candela, prendere l'uscita Candela, prendere SS 655 in direzione di SP ex SS96/SP96 a Irsina; in automobile da Taranto: uscita Bari SS 100, SS 7, uscita La Martella, SP 209, SS 655, uscire in direzione Irsina.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: C'è tutto il Parco Nazionale dell'Alta Murgia da esplorare, dai ruderi del Castello del Garagnone alle Grave di Faraualla. Visita d'obbligo a Castel del Monte.


(9Colonne © IESTV.TV 11)


Queste pagine sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO



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