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Il 7 aprile ad Amburgo, presentazione del libro “Santa o sgualdrina – Essere donna in Italia”

di Franziska Gilli & Barbara Bachmann


A cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo

Dopo l’inaugurazione della mostra „Santa o sgualdrina — Essere donna in Italia“ della fotografa Franziska Gilli e della giornalista Barbara Bachmann presso la Galleria FREELENS di Amburgo, il 7 aprile 2022 alle oer 19.00 l’Istituto Italiano di Cultura invita alla presentazione del libro dall’omonimo titolo. La serata sarà moderata dalla giornalista Teresa Kraft.

L’evento si svolge presso la Galleria FREELENS nell’ambito del cosiddetto modello 2G-Plus: la partecipazione è possibile solo con una prova di vaccinazione o di guarigione e una dichiarazione di test negativo. Il Booster (terza vaccinazione), esenta dal test. Durante la manifestazione vige l’obbligo di una maschera FFP2. La partecipazione all‘evento è gratuita con prenotazione obbligatoria via e-mail a events@iic-hamburg.de

L’immagine femminile in Italia non potrebbe essere più agli antipodi e contraddittorio: santa o sgualdrina. Come vivono le donne questa contrapposizione? E come si inseriscono le giovani donne in questa classificazione? La accettano o si oppongono? Queste sono le domande che hanno spinto la giornalista Barbara Bachmann e la fotografa Franziska Gilli a intraprendere le ricerche per il loro libro “Santa o sgualdrina” pubblicato da Edition Raetia, in cui le autrici hanno raccolto preziose testimonianze nel paese in cui una donna viene uccisa da un uomo ogni tre giorni. Hanno descritto anche tutte le diverse sfumature di essere donna e hanno scoperto un femminismo emergente.

Il libro può essere paragonato a un diario di viaggio che incontra nelle varie tappe madri traumatizzate da esperienze di violenza ostetrica, femministe in lotta per liberarsi dagli stereotipi di genere, una coppia alle prese con la sfida della parità durante l’epidemia di Covid-19. Un viaggio nel Paese in cui la madre è icona, ma nel quale i ruoli di genere appaiono più radicati che mai.Un libro dirompente che scandaglia l’universo “rosa” delle donne tra Vaticano, tv berlusconiane e Covid-19, la pandemia che ha sbilanciato nuovamente la distribuzione dei ruoli e degli oneri, conquistata a fatica, a svantaggio delle donne.. Un libro pieno di storie messe insieme con leggerezza, però trattando aspetti e tematiche molto importanti, a volte emozionanti, a volte un grande pugno nello stomaco.

Una attenta riflessione sull’immagine femminile in Italia. Ritratti di donne, reportage giornalistici e fotografici, un ventaglio di testimonianze, che offrono uno spaccato della vita delle donne, a partire da angolature molto diverse. Un libro che dovrebbe essere letto anche dagli uomini.

Intrecciando significativamente testi e fotografie – entrambi di grande impatto ed estremamente puntuali – le autrici si sono mosse tra passato e presente.

“Santa o sgualdrina”, frutto di tre anni di ricerche e incontri, riunisce tanti ritratti di donne diverse, opinioni di uomini sulle donne, esempi di pubblicità e citazioni di personalità italiane degli ultimi cento anni, e altri toccanti reportage come quello sulla vita in un convento di suore e sulle iniziative del movimento femminista “Non una di meno” o addirittura quello con un’aspirante miss anoressica. Le autrici delineano il ritratto di un Paese nel quale i ruoli di genere appaiono più radicati che mai. Evidenziano le contraddizioni dell’immagine femminile in Italia, sospesa tra la concezione tradizionale dei ruoli di genere e la nascita di un nuovo movimento femminista.

(Inform)




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