BELGRADO - Organizzato da Cassa Depositi e Prestiti con Simest, si terrà domani, 26 febbraio, alle 11:00 un webinar dedicato agli strumenti finanziari a sostegno delle imprese italiane in Serbia, sia per quelle già presenti nel paese, sia per le aziende che vogliono sondare l’ingresso in questo mercato strategico e ricco di opportunità. Il webinar sarà introdotto dal Presidente di SIMEST e Chief International Affairs Officer di CDP, Pasquale Salzano, e dall’Ambasciatore d’Italia in Serbia, Carlo Lo Cascio. Seguiranno gli interventi degli esperti di CDP e SIMEST, Enrico Semprebene (Head of Export & International Financing,CDP), Giulio Dal Magro (Head of Development Financing, CDP) e Francesco Tilli (Chief External Relations Officer, SIMEST) che, attraverso casi concreti, spiegheranno come CDP e SIMEST hanno permesso a diverse aziende italiane di crescere all’estero grazie a finanziamenti, garanzie, interventi in equity, consulenze e altri prodotti e servizi specializzati. Quindi, Marina Scognamiglio, Direttrice dell’Ufficio ICE di Belgrado, Patrizio Dei Tos, Presidente Confindustria Serbia, e Giorgio Marchegiani, Presidente della Camera di Commercio Italo-Serba, introdurranno una sessione di Q&A – un momento di scambio per interagire e rispondere alle tue domande sulle opportunità e gli strumenti di CDP e SIMEST. Il mercato della Serbia Nel 2020, nonostante l’impatto dovuto al COVID, l'Italia si è confermata secondo partner commerciale della Serbia, con 3,4 miliardi di interscambio. L'export italiano verso la Serbia ha raggiunto quota 1,93 miliardi di euro, mentre è stato di 1,48 l'export serbo verso l'Italia (dati dell'Ufficio statistico serbo). Lo scorso anno si è avuta un'inevitabile flessione, rispetto ai 3,84 miliardi di euro raggiunti nel 2019, ma le esportazioni italiane hanno registrato un risultato incoraggiante, che lascia intravedere ottime prospettive in termini di ripresa per il 2021. Svettano tra le voci più importanti dell’export italiano il settore automobilistico, del tessile e dei macchinari. L’import italiano invece vede l’abbigliamento, le calzature e ancora le autovetture tra i prodotti più importati. I margini di crescita per l’export italiano sono ampi e secondo l’Osservatorio Economico del MAECI i settori più attraenti per le imprese italiane sono quelli dell’abbigliamento e dei prodotti tessili, dei macchinari e delle apparecchiature, dei prodotti dell'agricoltura, della pesca e silvicoltura, dei computer e dei prodotti di elettronica e ottica (apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi) e dei flussi turistici. Secondo un’analisi pubblicata dalla Camera di Commercio Italo-Serba, si contano nel 2018 più di 1.600 aziende attive in Serbia con una quota di capitale italiana. Di queste, 588 sono partecipate in modo significativo, cioè con una partecipazione uguale o maggiore al 20%, da quote di capitale italiane, impiegando oltre 39.000 dipendenti sul territorio e generando un fatturato pari a 318 miliardi di RSD (circa 2,8 miliardi di euro) responsabili per il 5,4% del PIL serbo. Per partecipare occorre iscriversi qui. (aise)
25/02/2021
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