Il numero unico europeo (NUE) che i cittadini possono utilizzare in Europa per chiedere soccorso in caso di emergenza in Italia è attivo in dieci Regioni
ROMA – L’11 febbraio è la Giornata europea dell’1 1 2 (uno-uno-due), il numero unico europeo (NUE) che i cittadini possono utilizzare in Europa per chiedere soccorso in caso di emergenza.
In Italia, il NUE è attualmente attivo in 10 Regioni: Friuli Venezia Giulia, Lazio (distretti telefonici 06 e 0774), Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta; e nelle Province autonome di Bolzano e di Trento. Complessivamente, il NUE ha oggi una copertura di oltre 35 milioni di cittadini per una percentuale pari a circa il 59% della popolazione italiana totale.
Lo scorso anno, in Europa il NUE è stato chiamato quasi 150 milioni di volte, il 56 per cento di tutte le chiamate di emergenza, mentre negli ultimi 10 anni sono state effettuate circa 1,5 miliardi di chiamate al numero unico.
In Italia, nei primi mesi della pandemia, si è rilevato, in modo pressoché istantaneo, dal momento di diffusione delle notizie sulla propagazione del contagio, un carico aggiuntivo di chiamate superiore al 60%. Un improvviso e forte aumento di chiamate a cui il sistema ha comunque saputo assicurare risposte e operatività
La Giornata europea, istituita nel 2009, resta un’occasione per promuovere attività che consentano di aumentare conoscenza, sensibilità e visibilità del 1 1 2. A differenza dello scorso anno, non è stato possibile visitare le Centrali uniche di risposta, a causa delle restrizioni adottate per fermare la diffusione del COVID-19. E’ stato possibile però seguire, ad esempio, sui social media attività ed eventi e testimoniando anche un riconoscimento a tutti coloro che quotidianamente sono impegnati nella catena europea dei servizi di emergenza con l’hashtag #thankyouchain.
Il Dipartimento ha promosso nel 2014, insieme a Commissione europea e Parlamento europeo, una campagna di comunicazione sul Numero Unico Europeo di Emergenza.
VENERDÌ, 12 FEBBRAIO, 2021
IN ISTITUZIONI POLITICHE EUROPEE
