Dopo 15 mesi di attività consecutiva, si è concluso lo scorso 1° dicembre il contributo dell’Italia alla missione NATO Baltic Air Policing nata per garantire - senza soluzione di continuità - la sicurezza dello spazio aereo delle tre Repubbliche Baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania, attraverso il servizio di Quick Reaction Alert (QRA).
L’Aeronautica Militare, unica forza aerea ad aver preso parte a tutte le missioni di Air Policing della NATO ed ad aver assicurato una permanenza così prolungata nella Regione, ha guidato inizialmente la missione Baltic Air Policing (BAP) in Lituania, operando da settembre 2020 ad aprile 2021 dalla Base Aerea di Šiauliai con velivoli Eurofighter, per poi contribuire alla difesa dei cieli baltici dalla Base Aerea di Ämari, in Estonia, con la missione enhanced Air Policing (eAP), dal mese di maggio 2021 fino al 1° dicembre.
L’impegno internazionale dell’Aeronautica Militare a difesa dei cieli dell’Alleanza Atlantica proseguirà con l’operazione Black Storm, in Romania, con velivoli Eurofighter.
Quello in Estonia, con la Task Force Air Baltic Eagle II dell’Aeronautica Militare, è stato il primo impiego da parte della NATO dei caccia di quinta generazione F-35A in una missione di Air Policing nella regione baltica, velivoli che, dal 15 settembre 2021, sono stati avvicendati dagli Eurofighter fino al termine della missione.
I velivoli dell’Aeronautica Militare, che hanno operato per tutto il periodo sotto il comando e controllo dell’Alleanza Atlantica, hanno effettuato complessivamente oltre 1800 ore di volo, di cui più di 900 in Estonia, portando a termine circa 70 interventi reali di intercettazione.
Numerose, riporta lo Stato Maggiore, le attestazioni di apprezzamento giunte all’Italia per il lavoro svolto dalla Task Force Air Baltic Eagle II, tra cui quelle dell’Assistente del Segretario Generale della NATO per la Politica e la Pianificazione della Difesa, Patrick Turner, e del Primo Ministro della Repubblica di Estonia, Kaja Kallas.
(aise)
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