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DOZZA, ALLA SCOPERTA DEL PAESE DIPINTO - TURISMO DELLE RADICI - NUOVA MAPPA BORGHI D’ITALIA


Tra le verdi colline dell’appennino tosco-romagnolo si trova il piccolo comune di Dozza, un borgo medievale di rara bellezza sito sul...
DOZZA, ALLA SCOPERTA DEL PAESE DIPINTO - TURISMO DELLE RADICI - NUOVA MAPPA BORGHI D’ITALIA

Tra le verdi colline dell’appennino tosco-romagnolo si trova il piccolo comune di Dozza, un borgo medievale di rara bellezza sito sul crinale di un colle. Qui l’arte diventa paesaggio urbano ed arreda i muri delle case, le strade e le piazze, riservando stili diversi ad ogni angolo della cittadina ed aprendosi a squarci di colori improvvisi. Non a caso Dozza è nota anche come “Il paese dipinto”: si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, in cui si possono ammirare le opere realizzate da nomi prestigiosi dell’arte contemporanea, le quali altro non sono che la testimonianza permanente della Biennale del Muro Dipinto. Nata negli Anni ’60 su iniziativa del comune e sulla falsariga di rassegne di pittura “estemporanea” gli artisti dipingono a diretto contatto con il pubblico e in relazione con il contesto urbano. Il centro storico di Dozza, dalla caratteristica forma a fuso, conserva intatto l’originale tessuto edilizio di stampo medioevale, e la possente Rocca Sforzesca, posta all’apice del paese si armonizza perfettamente con il resto dell’abitato, che segue il tracciato delle antiche mura. Successivamente trasformata in Palazzo Malvezzi Campeggi, la maestosa Rocca fu costruita per volere di Caterina Sforza, che la riedificò alla fine del XV secolo sulle precedenti rovine di fortezze bolognesi risalenti al 1250 circa. I bolognesi Campeggi la trasformarono da edificio puramente militare in palazzo signorile sul finire del ‘500. La Rocca passò in seguito, per via ereditaria, alla famiglia Malvezzi-Campeggi che vi dimorò fino al 1960. Nel centro storico, tra un palazzo dipinto e un altro, meritano inoltre una visita la Chiesa prepositurale di S. Maria Assunta in Piscina, edificata nel XII sec. sui resti di una precedente chiesa romanica e contenente una tavola del 1492 di Marco Palmezzano, detto anche il Rivellino, dentro il quale è ricavata la porta settecentesca di accesso al borgo, e la Rocchetta, le cui origini sono trecentesche.


COME SI ARRIVA: Provenendo in auto da Nord, percorrere l’Autostrada A1; in prossimità di Bologna, prendere l’autostrada A14 in direzione Ancona e uscire al casello Autostradale di Castel San Pietro Terme. Provenendo da Sud, percorrere l’Autostrada A14 – E45 in direzione Bologna e uscire al casello Autostradale di Castel San Pietro Terme. Seguire le indicazioni per Imola lungo la via Statale Provinciale 19, San Carlo. Raggiunta la Statale 9, via Emilia si prosegue in direzione Rimini. Dopo circa 4 km si svolta a destra al bivio per Dozza.


ALTRI LUOGHI DA VEDERE: A 25 km di distanza, a Castel del Rio, lungo la Valle del Fiume Santerno, si trova Il fortificato Palazzo Alidosi (XVI sec.), che racchiude il rinascimentale "cortiletto delle tre fontane". Al suo interno si può visitare il Museo della Guerra e della Linea Gotica, con oltre un migliaio di reperti bellici delle due guerre mondiali.


(9Colonne © IESTV.TV 271)(Greenqualitaly)


Queste pagine sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO


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