“A gennaio del 2004, mi sono laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche a Genova, la mia città natale; dopo il servizio civile e un periodo di lavoro a Berlino, sono arrivato in Cile nel 2005 ed ho lavorato quasi un anno con la Comunità Papa Giovanni XXIII, con il Servizio Civile Internazionale finanziato dallo Stato italiano.
Una esperienza indimenticabile, che mi ha fatto crescere molto e mi ha fatto capire le forti disuguaglianze che esistono in Cile ed in America Latina in generale.
Poi sono tornato in Europa, ho fatto un Master sull’America Latina contemporanea in Spagna, dove sono rimasto a lavorare fino al 2009.
Tra il 2009 ed il 2010 sono tornato in Cile, altri 9 mesi.
Adesso sono qui dal 2017: lavoro in una impresa di consulenze sulla sostenibità e continuo a dedicarmi anche al commercio equo e solidale.
Ho sempre deciso di vedere il mondo da molti punti di vista diversi, é troppo importante per crescere e aprire la mente”.
A parlare è Marco Coscione tra i nuovi membri del Comites (Comitato degli italiani all’estero) di Santiago del Cile.
Eletto con la lista “Crediamoci 21”, Coscione parla così del “suo” Cile: “È un privilegio per me essere presente qui in questo momento storico per il Paese.
Oggi, un ex leader degli studenti universitari organizzati, è il nuovo Presidente della Repubblica ed, inoltre, il paese vive un momento storico con i lavori per la nuova Costituzione”.
“Ci siamo messi in gioco, quasi senza sapere a che gioco avremmo giocato, con alcuni italiani, nati e cresciuti in Italia, che sono arrivati qui negli ultimi 20 anni, perché ci siamo resi conto che manca una connessione tra il Comites e questo gruppo di italiani e italiane”.
Coscione spiega così la scelta di candidarsi al Comites del Cile, una nuova avventura iniziata il 3 dicembre scorso che porta avanti con idee chiare: “Il Comites dovrebbe rappresentare la ‘connessione’ degli italiani con le istituzioni, ma non sempre ci riesce”.
E’ importante dunque puntare su formazione e comunicazione a partire dalla “pagina web del Comites e dalle sue reti social”: “Bisogna migliorare molto su vari fronti, soprattutto sulla comunicazione e sulla trasparenza.
E bisogna aprirsi alla nuova emigrazione italiana” spiega ancora il neo eletto rappresentante del Comites.
Così come bisogna puntare sulla partecipazione: “Molti italiani emigrati qui in Cile non sanno cosa faranno da qui ai prossimi cinque o dieci anni, quindi considerano quasi tempo perso dedicarsi, anche solo fosse un anno, alla democrazia partecipativa; neppure io so cosa farò fra cinque anni, ma cerco di partecipare comunque”.
“Oggi siamo qui con tanta voglia di imparare e trasmettere la nostra esperienza, cercando di migliorare questa istanza di partecipazione.
Non ci è mai interessato vincere le elezioni, e comunque era impossibile; quello che ci interessa è cercare di far partecipare, molto di più, i nuovi emigrati italiani e promuovere maggiore trasparenza e comunicazione” conclude Coscione.
In Cile alle ultime elezioni del Comites l’86% dei seggi è andato alla lista “Insieme al cuore italiano”.
La Lista “Crediamoci 21” ha conquistato 115 voti: oltre a Coscione è stato eletto Davide Piacenti.
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