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Comites Olanda: i consiglieri di “Inclusiva” si dimettono

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ITALIANI ALL’ESTERO - CGIE - COMITES

Come annunciato durante l’assemblea dello scorso 7 luglio, i consiglieri eletti con la lista “Inclusiva” si sono dimessi dal Comites Olanda. Lo conferma Roberto Ruggieri, responsabile comunicazione del Comites e fondatore della lista, che assicura: "non è la fine, ma un nuovo inizio”. Inclusiva, ricorda Ruggieri, “è nata per perseguire un cambiamento delle dinamiche, delle forme partecipative, della rappresentanza di una comunità fluida e mutevole, come è oggi il fenomeno migratorio. È nata, non in nome di una coesione politica, ma di una coesione di intenti e di valori trasversali. Proprio queste caratteristiche di profonda partecipazione, trasparenza e rispetto dell’altro ci impediscono oggi di continuare l’esperienza nel Comites”. “All’indomani dell’assemblea, in cui abbiamo preannunciato le nostre dimissioni, - spiega Ruggieri – siamo stati attaccati pesantemente da quell’ente di cui siamo ancora parte, attacchi gravissimi, portati tramite l’ufficialità del Comites stesso a nome della presidenza, arrivando a minacce velate, additandoci con nome e cognome, tutto per aver dato pubblicità e trasparenza a quanto già comunicato e deciso internamente. Non ci è possibile dopo questi fatti trovare ancora fiducia e compatibilità in questo modo d’agire, quello di un ente pubblico che si scaglia contro i singoli. Abbiamo avuto un ulteriore confronto interno – riporta Ruggieri – in cui, a fronte degli attacchi vergognosi, abbiamo chiesto di avere tre punti qualificanti per continuare: delle scuse, anche solo interne, per quanto pubblicato a nome del Comites, e anonimamente da un consigliere; la conferma della candidatura per l’esecutivo, per mantenere la rappresentanza e l’equilibrio interno, e la possibilità di scegliere chi avrebbe collaborato nel progetto Casa&Lavoro, progetto elaborato, presentato e iniziato da noi, esattamente come accaduto, a parti opposte, per altri progetti. Richieste ad oggi senza risposta”. “In questa situazione – informa Ruggieri – non vediamo spazi di ulteriore collaborazione e, anzi, probabilmente il proseguire sarebbe forzato per entrambe le parti e avrebbe come risultato la mancata realizzazione dei progetti nei tempi di legge, portando ad uno spreco di denaro che non è il nostro e che preferiamo torni nella disponibilità dei contribuenti italiani. Questa esperienza si chiude, ma ci ha insegnato che l’importante non è il contenitore, ma le energie, le idee, e la volontà che vi si mettono dentro, queste fanno la differenza e continueranno a farla tramite Inclusiva. Grazie – conclude – a tutte le persone che ci hanno supportato in questo tempo, e che vorranno continuare a farlo”.



( AISE - IESTV.TV )


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