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COMITES BARCELLONA: LA REPLICA DEL PRESIDENTE ZEHENTNER



BARCELLONA - "Leggo con simpatia la nota dei Consiglieri di minoranza nella quale si elencano una serie attività leggermente confuse portate avanti dagli stessi firmatari quali auto-convocazioni, richieste di verbali ancora in fase di approvazione ad attività in contrasto con le funzioni proprie dei revisori dei Conti oltre che degli uffici Amministrativi del Consolato Generale e del MAECI”. È quanto si legge nella nota con cui il presidente del Comites di Barcellona, Alessandro Zehentner, replica alle accuse dei consiglieri di minoranza Bandettini, Cusin, Cani e Cavattoni. “Il Comites di Barcellona – scrive Zehentner – è probabilmente uno dei più attivi tra gli oltre 100 esistenti a livello mondiale, sono intensissimi i contatti con gli Uffici Consolari, con i Patronati, con le Associazioni territoriali maggiormente rappresentative (in primis femminili e terza età), con i Ministeri degli Esteri e della Salute. con l'INPS, con innumerevoli Comuni, Provincie, Prefetture ed altri Enti Pubblici e privati italiani. Oltre a questo assistiamo gli oltre 30 connazionali che ogni giorno contattano i Consiglieri del Comites effettivamente operativi, connazionali che ad oggi hanno sempre trovato puntuale risposta e supporto”. “Solo nel 2021 – annota il presidente – sono addirittura tre le attività che sono fonte di particolare orgoglio per il Comites di Barcellona: la prima – spiega – è legata al progetto che prevedeva l'assistenza ed aiuto per la conversione e/o riconoscimento dei titoli di studio universitari venezuelani in possesso dei connazionali che provengono da questa martoriata terra. In questi giorni svariate Regioni hanno iniziato ad assumere medici ed infermieri italo-venezuelani residenti in Spagna, Portogallo ed in Italia grazie all'Art. 13 del Decreto Cura Italia, articolo fortemente voluto dal nostro Comites e frutto di innumerevoli intensi incontri con ogni Ente Pubblico Italiano interessato allo stesso”. “Seconda fonte di grande orgoglio – continua Zehentner – è l'attività di coordinamento tra Comites di Barcellona, l'INPS, i Patronati e gli Enti spagnoli legati alla verifica (e rispetto) dei trattati internazionali che regolano la tassazione delle pensioni degli ex dipendenti pubblici”. Infine, “il terzo punto di grande soddisfazione è l'ottima collaborazione avviata con le Autorità Ministeriali, il Consolato Generale e con svariati Senatori e Deputati italiani per le tematiche che partono dalla verifica della proprietà della palazzina che ospita le Scuole Superiori Italiane a Bercellona (attività parlamentare portata avanti dal Senatore Fazzolari e dall'On. Deidda) fino alla continuità didattica, le licenze comunali e la sicurezza degli alunni”. “Ogni consigliere di maggioranza – sottolinea Zehentner – dedica tempo alla risoluzione di problemi ai quali i nostri 105.000 connazionali residenti nel Distretto si trovano a dover far fronte quotidianamente ed è per questo che dispiace che altri consiglieri si dedichino a sterili polemiche. Nella prossima riunione metterò in votazione, per la sua approvazione, il Bilancio Preventivo 2021 con la richiesta di finanziamento di un centesimo di euro per l'intera attività del Comites di Barcellona per tutto l'anno fiscale 2021. Abbiamo la ferma volontà di dimostrare ai più come anche attraverso una operatività "francescana", senza stanziamenti e senza altre entrate ordinarie un Ente quale il nostro Comites possa fare del bene, possa aiutare e possa continuare a rappresentare gli italiani che vivono nel Distretto Consolare di Barcellona. Senza fondi, ma con immutabile ed immutato entusiasmo ed efficacia, in attesa delle prossime ed oramai vicinissime elezioni Com.It.Es e – conclude – sempre al servizio dei più bisognosi fino nelle periferie più distanti dalla Città Metropolitana di Barcellona”. (aise)

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