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CANBERRA: “TOWARDS COP-26: BUILDING ON AMBITION” CON L’AMBASCIATA



CANBERRA - Lo scorso 24 febbraio l'Ambasciata d'Italia in Australia, in collaborazione con l'Alto Commissariato britannico, ha ospitato l'evento “Towards COP-26: Building on ambition”, nell'ambito del piano d'azione 2020-21 che le due missioni diplomatiche hanno elaborato per accrescere la consapevolezza circa l’esigenza di agire insieme per il contrasto al cambiamento climatico. Il riscaldamento globale è un fatto scientifico che richiede risposte coordinate e ambiziose da parte delle autorità pubbliche e del settore privato. La 26a Conferenza delle parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (COP-26), che si terrà a Glasgow, in Scozia, dall'1 al 12 novembre 2021, affronterà le sfide legate al riscaldamento globale, basandosi sui risultati dell'Accordo di Parigi sul clima del 2015. Attivamente impegnati nell'organizzazione della COP-26 e pienamente convinti della necessità di mirare a obiettivi ambiziosi, l'Italia e il Regno Unito stanno lavorando in partnership per azioni urgenti ed efficaci, tra cui l'eliminazione graduale dell'energia da carbone entro il 2025, impegnandosi a zero emissioni entro il 2050 e accelerando la transizione ai veicoli a basso consumo. In vista della COP-26, l'Italia ospiterà i due decisivi eventi preparatori: il forum Youth4Climate e la Pre-COP26, appuntamenti di rilevanza funzionale per il successo delle trattative finali, dato che il loro esito sarà fondamentale per determinare il livello di ambizione a Glasgow. Organizzato dall'Ambasciata d'Italia in Australia e ospitato presso la Residenza Ufficiale dell'Ambasciatrice Italiana, “Towards COP-26: Building on ambition” è stato introdotto dal “Welcome to country”, condotto da Wally Bell, rito legato alle tradizioni dei popoli aborigeni dell’Australia. Nel suo discorso di apertura, l'Ambasciatrice Francesca Tardioli ha ricordato l'impegno e la determinazione delle Autorità italiane nel promuovere lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo sia come co-organizzatrice della COP-26 sia come Presidente del G-20. Nel farlo, l'Italia sta adottando un approccio integrato che mette in luce le interconnessioni tra la lotta al cambiamento climatico e il nostro benessere, la nostra sicurezza energetica e la stabilità economica e finanziaria a lungo termine. Riferendosi alla “National Climate Resilience and Adaptation Strategy”, la Ministra Federale dell'Ambiente, Sussan Ley, ha delineato una serie di iniziative attuali e future, tra cui gli investimenti nella ricerca per accelerare lo sviluppo di tecnologie più pulite ed efficienti finalizzate al rafforzamento dell'Australia nei confronti dei cambiamenti climatici. La Ministra Ley ha ribadito inoltre l'impegno dell'Australia a rispettare gli impegni presi a Parigi e l’intenzione di raggiungere “zero emissioni” possibilmente entro il 2050. La rappresentante del “National Youth Science Forum”, Naomi Leszczynska, ha condiviso le aspettative sostanziali e l'atteggiamento inclusivo delle giovani generazioni a sostegno dello sviluppo sostenibile, affermando: “il progresso non verrà dalle idee di un popolo; verrà da idee diverse, innumerevoli prospettive e uno sforzo collettivo”. L'Ambasciatore dell'Unione Europea, Michael Pulch, ha illustrato le caratteristiche principali dell'approccio "leading by example", adottato dai suoi 27 Stati membri per promuovere un cambiamento di paradigma a livello globale, poiché le attività di lobbying e cooperazione dell'UE sulla scena internazionale si basano sugli obiettivi dell'ambizioso Green Deal europeo, attualmente in fase di attuazione a livello nazionale. L'Alta Commissaria britannica, Vicki Treadell, ha sottolineato l'impegno del Regno Unito a raggiungere obiettivi tangibili e ambiziosi nella prossima COP-26 nell'interesse delle generazioni future e presenti, fornendo una serie di esempi pratici che dimostrano gli enormi vantaggi derivanti da una transizione verde a livello globale. L'Ambasciatore australiano per l'ambiente, Jamie Isbister, ha confermato l'importanza attribuita da Canberra al dialogo e alla cooperazione con i partner internazionali; ha inoltre fatto luce sui risultati già raggiunti a livello nazionale dall'accordo di Parigi, come ad esempio la significativa riduzione delle emissioni. L’Ambasciatore ha successivamente assicurato l'impegno di Canberra a realizzare progressi sostanziali a Glasgow, tra cui la realizzazione pratica dell'art. 6 dell'accordo di Parigi. Per concludere, Werther Esposito, country manager di Enel Green Power, ha sottolineato l'importanza del contributo dell’impresa italiana agli sforzi dell’Australia per aumentare la produzione e l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili, illustrando inoltre l’approccio inclusivo adottato con le comunità locali. (aise)


03/03/21