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Belgrado: l’ambasciatore Lo Cascio incontra il “Sistema Italia“ in Serbia


BELGRADO - L'ambasciatore d’Italia a Belgrado, Carlo Lo Cascio, ha presieduto ieri, per la prima volta in presenza dopo le sessioni virtuali imposte dalla pandemia, un incontro di sistema con un gruppo di attori del “Sistema Italia“ presenti in Serbia. L’ormai tradizionale appuntamento, promosso dall'Ambasciata d'Italia a Belgrado, ha riunito circa 20 aziende, tra cui alcuni grandi gruppi che operano nel Paese (Benetton, Pizzarotti, Banca Intesa, Unicredit), oltre alle associazioni di categoria (ICE, Camera di Commercio Italo-Serba, Confindustria e UnionCamere Veneto). Tre i temi al centro dell’iniziativa: l’impennata dell’export italiano in Serbia, la forte crescita economica di Belgrado e le prossime iniziative di promozione integrata del Sistema Italia. In apertura, l’ambasciatore Lo Cascio ha fatto il punto sullo stato degli ottimi rapporti bilaterali, anche a seguito della visita del ministro degli Esteri Di Maio del 21 e 22 giugno scorsi, per poi illustrare i promettenti dati dell’interscambio bilaterale: nei primi 5 mesi del 2021, il volume complessivo degli scambi ha registrato una straordinaria crescita del 27,6%. “Un incremento molto positivo, confermato anche dall’andamento dell’export", ha spiegato l’ambasciatore: le esportazioni italiane verso la Serbia, infatti, sono aumentate del 27,4%, passando da 713 a 909 milioni di euro, mentre l’export serbo verso l’Italia ha raggiunto i 711 milioni di euro, segnando un +27,8%. “Numeri ancor più significativi se confrontati con quelli pre-pandemia: nel 2019, infatti, l’interscambio bilaterale nei primi 5 mesi aveva raggiunto 1,64 miliardi di euro, mentre oggi siamo già a quota 1,62 miliardi”, ha commentato Lo Cascio. Scomponendo i dati, l’export italiano è in crescita rispetto al 2019 (909 milioni attuali contro 821 milioni di 2 anni fa). Nonostante la crisi pandemica, inoltre, l’Italia ha mantenuto la posizione di secondo partner commerciale della Serbia, confermandosi tra i principali investitori stranieri nel Paese. “Questo trend”, ha concluso l’ambasciatore, “ci incoraggia a proseguire e intensificare gli sforzi di promozione integrata sinora compiuti e a puntare a raggiungere il record del 2018 dei 4 miliardi di interscambio”. Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Europea per gli Investimenti per illustrare il solido quadro macroeconomico serbo e le prospettive di crescita del Paese. Le maggiori Istituzioni finanziarie internazionali stimano infatti una crescita annua del PIL attorno al 6%, mentre il rapporto debito/PIL è diminuito al 55,6% a fine maggio. Stabile anche il rating internazionale della Serbia (BB+). Hanno infine preso parola la direttrice dell’ICE Marina Scognamiglio, il presidente della Camera di Commercio Italo-Serba Giorgio Marchegiani e il presidente di Confindustria Serbia Patrizio Dei Tos, insieme a Giampiero Beltotto di UnionCamere Veneto, per illustrare il ricco calendario di eventi in programma da settembre, a partire dalla Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad. (aise)

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