Sorto col nome di "Pizini" nell'anno Mille, come una piccola fortezza normanna cinta da mura sulle rovine di Acerrona, Picerno è la patria della salsiccia Lucanica, un insaccato tipico della Basilicata che ha ottenuto il marchio I.G.P. nel 2018.
Non a caso negli ultimi decenni si è sviluppato localmente un importante comparto agroalimentare, in particolare il settore suinicolo, che si rifà idealmente alla tradizione preromana della produzione della salsiccia in Lucania.
Fulcro del borgo è la Chiesa Madre di San Nicola del Seicento, il più importante luogo di culto del paese in provincia di Potenza, dedicata al patrono del paese, che si innalza sulla collina più alta di Picerno sovrastando con la sua mole l'intero centro abitato.
Ma gli edifici di culto sono numerosi e vale la pena raggiungerli tutti: la Cappella della Madonna del Carmine, la Cappella di S. Lucia, la Chiesa di S. Pasquale, la Chiesa di S.Antonio e Convento dei Cappuccini, la Chiesa di S. Rocco, la Cappella della Immacolata Concezione, la Chiesa di S. Maria Assunta, la Chiesa del Pantano, la Chiesa di S. Donato, la Chiesa del San Salvatore, la Chiesa della Pietà, la Chiesa della Santissima Annunziata, la Cappella del Rosario e la Cappella privata Villa Caivano. Tanti anche i palazzi da ammirare, testimonianze affascinanti delle famiglie che vissero e governarono Picerno: Palazzo Calenda, Iacovelli, Lazzari, Caivano, Salvia, Tarulli, Mancini, Gaimari, Marchi e Scarilli. Da vedere, infine, le due architetture militari sopravvissute alla storia, ovvero la Torre medievale e la Torre San Leonardo. Menzione speciale per i musei locali, ovvero il Museo della Comunicazione e del Multimediale e, soprattutto, il Museo del costume tipico tradizionale. Come dimostra il numero di luoghi di culto, le radici culturali locali sono fortemente legate alla religione.
Per questo storicamente le "feste dei santi" erano molto partecipate e ancora oggi si ricordano pratiche come i "turn": il 15 giugno, presso la croce di San Vito, animali e fedeli giravano tre volte consecutive intorno alla croce, poi veniva benedetto il pane e lo si dava anche ai cani affinché San Vito li proteggesse dalla rabbia.
Consigliata una visita a Picerno il 10 maggio, giornata in ricordo dell'eccidio locale del 1799, avvenuto durante i moti per la Repubblica Partenopea, e di tutti i cittadini picernesi che hanno sacrificato la loro vita in difesa della libertà e della democrazia.
COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono a Napoli e Bari, mentre la stazione ferroviaria è quella di Potenza (134 km). In automobile da Roma: guidare da A1/E45, A30, A2/E45 ed E847 fino a Savoia di Lucania, prendere l'uscita Picerno da E847, prendere SP di Picerno – Baragiano e SP 61 di Picerno/SP 61 fino a Picerno.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da vedere Sasso di Castalda con il suo Ponte alla Luna. Da vedere anche il centro storico di Potenza.
https://www.comune.picerno.pz.
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