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Vice ministra degli Esteri Sereni: Salvaguardare il diritto all’istruzione nelle aree di guerra



ONU

ROMA – “Salvaguardare il diritto all’istruzione e tutelare il funzionamento delle scuole nelle zone colpite dai conflitti armati sono priorità fondamentali”. Lo ha dichiarato la vice ministra degli Esteri Marina Sereni intervenendo al webinar “Children affected by Armed Conflict: safeguarding their right to education and ensuring schools are safe”. L’evento a margine della 46a Sessione Onu del Consiglio per i Diritti Umani è stato organizzato dal Network delle Università per i bambini nei conflitti armati in collaborazione con la Rappresentanza d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra.

“Il Covid-19 – ha detto la vice ministra degli Esteri Sereni – sta esponendo i bambini nei conflitti armati a ulteriori minacce, impedendo loro l’accesso all’istruzione nelle aree belliche e rendendoli quindi ancora più vulnerabili”. “Garantire lo studio – ha spiegato Sereni – è un potente strumento per promuovere la pace e prevenire i conflitti, come affermato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia. È dunque un imperativo morale porre fine alle inaccettabili violazioni dei diritti dei bambini in zona di guerra. Ieri abbiamo celebrato la Giornata internazionale della donna, un’importante occasione per riflettere sulle sfide che dobbiamo ancora affrontare in termini di emancipazione femminile. Ma la lotta per questo obiettivo passa anche dal garantire alle bambine e alle ragazze l’accesso all’istruzione”.

“Per fermare la violenza contro giovani e giovanissimi nei conflitti armati, – ha proseguito la vice ministra – l’Italia crede sia necessario coinvolgere il sistema di giustizia penale internazionale. Dobbiamo infatti intraprendere azioni concrete se vogliamo davvero ottenere un più ampio rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, e al tempo stesso salvaguardare le scuole nei conflitti armati. L’Italia, al fianco delle Nazioni Unite e di tutte le parti interessate, intende promuovere soluzioni efficaci e coerenti per proteggere i bambini e garantire loro un futuro migliore. Ma bisogna fare presto, perché – ha concluso Sereni – la pandemia sta peggiorando un quadro già molto negativo”.(Inform)


09/03/21

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