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Teheran: l’Ambasciata presenta un docufilm su Mohassess, il “Picasso persiano”

  • 27 lug 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

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TEHERAN - L’Ambasciata d’Italia a Teheran ha presentato la scorsa settimana il documentario “Bahman Mohassess in Rome, the Persian Picasso” sulla figura di questo poliedrico, straordinario e controverso artista persiano vissuto in Italia e appunto noto come il “Picasso persiano”. Realizzato in collaborazione con la regista Mitra Farahani e la fondazione “Estate of Bahman Mohassess” di Leyla e Rooja Mohassessy, il documentario è stato presentato nella Residenza dell’Ambasciatore, Giuseppe Perrone, nell’ambito della video-serie prodotta dall’Ambasciata d’Italia “From Tehran to Rome. A Journey through Art”. “L’Arte è un atto di distruzione. Cerca di stimolare l’uomo e risvegliarlo dalla vita quotidiana attraverso l’elogio della bellezza o la scoperta di divinità terrificanti”, sosteneva l’eclettico, quanto geniale artista iraniano ed è il filo conduttore del documentario, incentrato sulla forza del processo creativo che ha portato Mohassess a creare e, al tempo stesso, a distruggere molti dei suoi capolavori. Quel che ne resta oggi è gelosamente conservato da raffinati collezionisti internazionali e offerto con quotazioni in forte ascesa dalle più prestigiose case d’asta del mondo. Nato a Rasht, nel nord dell’Iran, nel 1931 e trasferitosi in Italia all’età di 23 anni, Mohassess ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma ed è subito entrato in contatto con la scena artistica contemporanea italiana. Pittore, scultore, scenografo, traduttore - egli ha conosciuto durante la sua lunga carriera artistica una profonda evoluzione stilistica riscontrabile nelle diverse collezioni da egli realizzate. Particolarmente notevoli le figure mitologiche, metà uomo e metà animale, nella serie “Minotauri”, che rappresentano il nucleo concettuale della sua visione umana e della sua espressività artistica. Artista ispirato, intellettuale sofisticato e incompreso nei primi anni dopo la Rivoluzione, Mohassess è oggi oggetto di una grande riscoperta artistica, anche nel suo paese d’origine. Scomparso a Roma nel 2010 all’eta’ di 79 anni mentre interpretava sé stesso nel documentario di Mitra Farahani “Fifi Howls from Happiness”, Mohassess ha lasciato un patrimonio artistico di inestimabile valore, sebbene sconosciuto nella sua reale entita’, che include un’ampia selezione di quadri e sculture, tra cui le collezioni “Fifi”, “Human Bodies”, “Minotaurs”, “Still Life”, “Collages”, “Birds and Fish”. (aise)

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