ITALIANI NEL MONDO
Dal Messaggero di sant’Antonio per l’estero, febbraio 2021
Partire dalla Valle dei Templi di Agrigento, il grandioso sito archeologico siciliano patrimonio dell’Unesco, e andare a vivere a Boston rimane una bella sfida. E Giuseppe Taibi, esperto di Ai, Intelligenze artificiali, è riuscito a connettere questi due mondi: il passato, giunto con i coloni greci, e il futuro della tecnologia attraverso la buona tavola. Il giovanotto atterra a Boston nel 1998 dopo gli studi di ingegneria a Palermo, e scopre come il mondo dell’High tech sia interessante. Giuseppe, che a 15 anni si dilettava con i software, fa il dottorato alla Boston University. Diventa poi docente esterno, e si tuffa nel mondo delle Ai inventando anche guide turistiche elettroniche. Ma sorge un problema. Abituato al buon cibo, è al momento della spesa che si manifesta tutta la radice greco-sicula. «Vent’anni fa, sopravvivere da siciliano a Boston era dura» ammette pensando al passato. La famiglia di Giuseppe, fatta di medici e professionisti, dal 1867 si dedica alla coltivazione delle olive e alla produzione dell’olio. E così si fa arrivare dalla natia Agrigento la sua razione personale di olio biologico. «Quando io e mia moglie invitavamo a cena qualche amico, erano inevitabili i complimenti al nostro olio che risultava “unico e inimitabile”. E sono iniziate le richieste». Giuseppe lo fa assaggiare a negozi gourmet, a famiglie di amici e, studiando un sito e un’etichetta in collaborazione con la moglie, lo propone all’e-commerce. Grazie alla rete, l’olio arriva in Alaska e alle Hawaii. «Me lo hanno chiesto anche le truppe americane in Iraq e in Afghanistan – confessa. – Il nostro cognome, di origine araba, significa buono, delizioso, e abbiamo iniziato a pensare al mercato orientale». Ma le Intelligenze artificiali? «Quelle continuano spedite» risponde. Robotica e prodotti vari per le industrie del Massachusetts sono il suo pane quotidiano, anche se «i software sono immateriali mentre l’olio no, è materia».
Boston, a parte la neve, rimane una delle città più vivibili degli Stati Uniti, dove hanno sede l’Università di Harvard e il Massachusetts Institute of Technology, approdo di giovani ricercatori, fucina di grandi innovazioni tecnologiche. Ma intanto la vendita dell’olio extravergine made in Agrigento galoppa. Il delicato Biancolilla e il vigoroso Nocellara del Belice ricevono importanti premi internazionali arrivando sul catalogo di Eataly. «L’olio rimane un motivo per tornare in Sicilia per la raccolta annuale delle olive», conclude l’ingegnere-agricoltore. Chi sa se le giovani figlie, Delia e Gaia, saranno contagiate dal papà e continueranno la produzione del liquido dorato, vanto storico della famiglia Taibi? (Nicola Nicoletti – Il Messaggero di sant’Antonio, edizione italiana per l’estero /Inform)
VENERDÌ, 12 FEBBRAIO, 2021
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