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SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO


PER I SINDACATI L’UNICA ALTERNATIVA PER IL RECLUTAMENTO È NEL RINNOVO DEL CCNL


ROMA - Bisogna “riportare nell'ambito delle relazioni sindacali l'intera materia della mobilità professionale all'estero, che, pur contenuta nel vigente Ccnl scuola, è attualmente disciplinata dal D. lgs. 64/2017”. È quanto si legge nella nota congiunta dei sindacati siglata da Massimiliano De Conca (FLC CGIL), Salvo Inglima (CISL FSUR), Angelo Luongo (UIL Scuola RUA), Daniela Magotti e Adele Natali (SNALS – Confsal), Gianluigi Dotti (GILDA) e Massimo Quintiliani (Unams) al termine del confronto con la Direzione generale Sistema Paese della Farnesina sui prossimi bandi di selezione del personale Ds, docente e Ata per la destinazione alle istituzioni scolastiche e culturali italiane all'estero. Le procedure, hanno ribadito i sindacati, hanno “natura pattizia”, come confermato “nel verbale congiunto di sindacati e ARAN sottoscritto il 9 maggio 2019 che impegna le parti alla definizione di una specifica sequenza contrattuale per il personale della scuola in servizio all'estero e la disapplicazione delle norme del D. lgs. 64 riguardanti le materie pattizie. Nonostante tale pregiudiziale, abbiamo ritenuto opportuno esprimere nel corso del Confronto, dopo una lettura attenta dei contenuti dei bandi, le nostre valutazioni, che l'Amministrazione in parte ha accolto e che permetteranno la partecipazione alle selezioni ad un maggior numero di personale scolastico”. Tuttavia, conclude la nota, “soltanto attraverso il superamento del D.lgs 64/17 (attuativo della “Buona scuola” - ndr) ed un articolato di procedure chiare, trasparenti e condivise definite dal prossimo CCNL, sarà possibile valorizzare la mobilità per l'estero”. (aise)


26/02/2021

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