Rafforzare i legami con la Scozia, con la consapevolezza che la comunità italiana contribuisce considerevolmente a tutti i livelli e in tutti i settori al benessere della società scozzese. Questo l’obiettivo della missione che ha portato in Scozia l’ambasciatore italiano nel Regno Unito, Raffaele Trombetta.
In questa occasione, il diplomatico ha incontrato questa mattina il Primo Ministro scozzese Nicola Sturgeon , e visitato due imprese italiane operanti nel settore delle rinnovabili (ERG e Falck Renewables). Il diplomatico ha quindi incontrato la comunità italiana ad Edimburgo, e assistito ad un concerto dell’artista italiano Raphael Gualazzi. Infine, il diplomatico ha visitato i laboratori a guida italiana della Heriot-Watt University e incontrato i rappresentanti della comunità imprenditoriale italo-scozzese.
“Questa visita è l’occasione per ringraziare le istituzioni scozzesi per il loro supporto nella campagna “EU Settlement Scheme” per la registrazione dei cittadini europei”, ha spiegato Trombetta. “In particolare, sappiamo di poter contare sul Governo scozzese per continuare a garantire ogni diritto, in ogni ambito, ai cittadini italiana residenti in Scozia e per facilitare la regolarizzazione degli appartenenti alle categorie più vulnerabili (anziani, minori non accompagnati, ecc.)”.
Gli italiani che vivono in Scozia (e Irlanda del Nord, per cui è competente il Consolato Generale di Edimburgo) sono 25,729, una cifra molto vicina ai 24,370 registrati all’EUSS, con una crescita del 13% rispetto a quelli registrati nel 2019 (22,754).
Quella italiana è la terza comunità in Scozia per numero di richieste di EUSS (dietro soltanto a Polonia e Romania). Il 37% degli Italiani in Scozia risiede a Edimburgo, il 23% a Glasgow e il 6% ad Aberdeen.
Secondo i dati forniti dall’Università di Glasgow, la Brexit ha portato un calo dell’80% nelle iscrizioni universitarie da parte di cittadini europei. D’altra parte, gli accademici italiani in Scozia sono aumentati, a conferma che i legami a livello scientifico rimangono forti.
Anche i legami economici restano ben saldi, grazie a una presenza Italiana che affonda le proprie radici nel passato, ma che oggi guarda al futuro, soprattutto alle energie rinnovabili e alla green economy, in linea con gli obiettivi della COP26.
A tal proposito, l’Ambasciatore ha incluso nella sua visita gli stabilimenti di Falck Renewables S.p.A. ed ERG. La prima, che ha installato dieci centrali eoliche in Scozia, utilizzando un innovativo modello di ownership con le comunità locali, si sta ora espandendo anche nel settore dell’energia eolica offshore. La seconda, leading company del settore energetico, sta costruendo altre due centrali eoliche in Scozia. (aise)
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