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Messico – Irene Spigno paladina dei diritti umani

Dal Messaggero di sant’Antono per l’estero, novembre 2021


Parlare e tutelare i diritti umani in Messico rimane un’impresa titanica. Il problema della violenza resta, purtroppo, all’ordine del giorno. «Organizziamo corsi post laurea nella sede dell’Accademia Interamericana dei Diritti Umani. Partecipano alunni e familiari delle vittime, figli, fratelli e mariti dei desaparecidos. Anche da altri Paesi latinoamericani si collegano via web durante le lezioni in rete, come Nicaragua, Ecuador, Honduras e Venezuela».

A lavorare in questa missione non facile è un’italiana, Irene Spigno. Siamo nel Nord del grande Paese, a Saltillo, capitale dello Stato di Coahuila, terra semidesertica nell’immenso Nord, ai confini con gli Stati Uniti. «Sono arrivata in Messico nell’agosto del 2014. Non era la mia prima visita in questo Paese». Non nasconde l’entusiasmo Irene, orgogliosamente sarda e legata alla sua terra. Laureata in Giurisprudenza a Cagliari con 110 e lode, continua gli studi con una specializzazione in Professioni Legali. Partecipa a un Master in Storia e Comparazione delle istituzioni politiche e giuridiche dei Paesi dell’Europa del Mediterraneo, e a un Dottorato di Ricerca in Diritto Pubblico Comparato presso l’Università di Siena.

Irene ha l’opportunità di svolgere diversi soggiorni all’estero: Spagna, Gran Bretagna, Germania, Sudafrica, Namibia, Australia. Ma le occasioni avute in Messico per un’esperienza unica e introvabile in Italia, la trasportano in una realtà completamente differente. «Luis Efrén Ríos Vega, ex preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Autonoma di Coahuila, per fronteggiare la disperata situazione di violazione dei diritti umani, sognava di creare un centro che si distinguesse per l’eccellenza accademica dedicata al sostegno alle vittime e alla protezione dei loro diritti fondamentali. Ecco perché, lasciata la Sardegna, sono arrivata in Messico». Creare l’Accademia Interamericana dei Diritti Umani che dirige dal 1° novembre 2019, le trasmette una voglia di impegnarsi e una responsabilità mai provata prima. «Riuscire a contribuire alla costruzione di un sistema più garantista dei diritti delle persone più vulnerabili: familiari di desaparecidos, migranti e donne, è una missione non facile, ma fondamentale». (Nicola Nicoletti – Il Messaggero di sant’Antonio, edizione italiana per l’estero /Inform)

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