SEOUL - Mercoledì, 7 settembre, l’ambasciatore d’Italia a Seoul, Federico Failla, ha inaugurato la mostra “Marco Lodola: luci per il futuro”, che sarà ospitata sino al 9 ottobre nei locali del Dongdaemun Design Plaza (DDP), il più iconico centro per l'arte e il design di Seoul.
La mostra dell’artista contemporaneo italiano è frutto della collaborazione tra Ambasciata e Istituto italiano di Cultura, Seoul Design Foundation, fondazione istituita per la promozione del design sudcoreano nel mondo, e Mirabili, organizzazione che possiede la collezione di Lodola e ha come obiettivo quello di valorizzare l’arte e il design italiani nel mondo.
Al vernissage sono intervenuti i principali esponenti italo-coreani del mondo dell’arte, del design e della moda.
L'esposizione di oltre 40 tra le più significative sculture e creazioni luminose di Marco Lodola è l'evento culturale italiano più atteso dell’anno in Corea del Sud. Le sagome in plexiglass e le statue di luci al neon realizzate da Lodola sono presentate al pubblico coreano per ricordare gli aspetti più noti della “dolce vita” e al contempo per illustrare, tramite figure ridotte a sagome e a contorni, i miti dell’inconscio collettivo nell’era mass-mediatica.
Ed è qui il perno della mostra pensata per Seoul: la metropoli coreana presenta quelle caratteristiche di vecchio e nuovissimo tipiche dell’opera di Lodola. La volontà di esprimere, tramite una composizione che vi si pone in parallelo, l’anima dinamica di una città che non si ferma mai e che si trasforma di continuo, senza al contempo dimenticare le proprie radici. Le “luci” di Marco Lodola, richiamano i neon delle notti della capitale coreana, simbolo del valore di “futuro” che questa città esprime nel suo stesso sviluppo.
Il rapporto tra luce e futuro è anche un augurio per ciò che sarà: il piacere dell’effetto e l’immediatezza della comunicazione delle coloratissime e vivaci figure di Lodola sono simboli di quel Futurismo che si esprime tramite la decorazione. Lodola mantiene tuttavia una sua originalità restando a metà, un po’ neo-futurista, un po’ post-pop, un po’ nuovo-nuovo, e riuscendo a creare un’arte ponte con e verso la sua stessa applicazione: i suoi pezzi unici o prodotti a tiratura limitata sono infatti potenziali oggetti d’arredamento. Infine, la vocazione anti-intellettualistica di Lodola ne fa comprendere la sua popolarità: il pubblico lo ama perché riesce ad adeguare i tempi e i modi dell’arte a quelli della vita contemporanea; la moda, i marchi, lo sport, nessun universo resta separato dall’arte nel suo lavoro.
Le opere realizzate in lamiera di metallo e lastre di policarbonato saranno collocate sia all’interno che all’esterno della struttura del DDP, disegnando un percorso tra le strade del museo che sarà così popolato da figure senza volto, ballerini, sportivi, musicisti e animali, scheletri al neon; un universo immateriale fatto di contorni e luci, cavi e materie plastiche, entra nel cuore del Dongdaemun Design Plaza.
Marco Lodola è uno dei fondatori e maggiori esponenti del Nuovo Futurismo italiano, movimento artistico contemporaneo incentrato sulla rappresentazione della modernità attraverso linguaggi e tecniche innovativi e travolgenti. affinatasi poi con le lunghe sperimentazioni sull'impiego di materiali di uso quotidiano, luci e nuove tecnologie. L'artista italiano ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Harley Davidson, Ducati, Illy e Dior. Un artista di fama internazionale riconosciuto dai Musei di grandissimo rilievo come gli Uffizi di Firenze, il quale in occasione del Natale 2020 ha ospitato la collezione dell'artista sotto il tema del presepe laico, creando un indimenticabile effetto tra le opere d'arte del passato e del futuro.
I prestigiosi locali del DDP, presso cui ha luogo l’esibizione, condividono con la mostra e con la sua corrente artistica di riferimento un’immagine inconfondibilmente contemporanea, frutto dell’ispirazione dell’architetta scomparsa Zaha Hadid. Anche i locali selezionati per ospitare l’esibizione rappresentano quindi un valore aggiunto per l’esperienza complessiva dei molti visitatori attesi. Oltre a rappresentare un momento di valorizzazione dell’arte italiana nel mondo, la mostra “Marco Lodola: Luci per il Futuro” diventa occasione di ulteriore scambio tra l’Italia e la Corea del Sud, di collaborazione e di conoscenza tra i due Paesi.
Il progetto ”Marco Lodola: luci per il futuro” rientra nell’ambito di una serie di eventi organizzati dall’Ambasciata d’Italia a Seoul al fine di promuovere il settore del design italiano contemporaneo in Corea sotto diversi profili, che toccano gli aspetti della formazione, della comunicazione e della promozione del design sostenibile: a settembre l’aspetto cui sarà dato risalto sarà quello del rapporto tra design e arte, il connubio tra la produzione industriale di oggettistica di uso quotidiano e la realizzazione di opere artistiche uniche, frutto dell’ispirazione di uno dei più grandi artisti contemporanei del panorama artistico italiano.
Come ha sottolineato l’ambasciatore d’Italia, Federico Failla, “l’approdo di Lodola a Seoul avviene negli stessi giorni in cui si è svolta qui per la prima volta l’edizione asiatica di Frieze, un segnale di come la capitale coreana sia diventata un punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale. Avere la possibilità di portare l’opera di un artista in vita famoso e apprezzato come Marco Lodola negli stupendi locali del Dongdaemun Design Plaza è un motivo di orgoglio, non solo perché già intuisco quanto l’artista sarà amato dal pubblico coreano, ma perché così, come Ambasciata d’Italia, torniamo a dialogare di design e lo facciamo in un modo diverso, con lo strumento dell’arte. Stiamo portando la bellezza nelle mura del DDP, una delle caratteristiche che più ci rappresenta come italiani. Non perdetevi questa mostra unica!”.
(aise)
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