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MARCHE: GENGA E LE GROTTE DI FRASASSI - TURISMO DELLE RADICI


Genga, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, nasce come piccolo castello medievale, insieme a tanti altri che costellano le...
MARCHE: GENGA E LE GROTTE DI FRASASSI - NUOVA MAPPA TURISMO DELLE RADICI

Genga, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, nasce come piccolo castello medievale, insieme a tanti altri che costellano le alture delle valli interne dell'anconetano, adagiato sul monte Giunguno nella zona preappenninica delle Marche.

Due sono le leggende sulla nascita del castello: la prima riporterebbe le origini ai tempi del re Pirro, grazie ad un certo Lucio Sentinate che dopo aver militato inizialmente con quel re e poi coi romani, acquistò il monte Giunguno e vi edificò il Castello di Genga; la seconda ricorda che una fanciulla di nome Genga si innamorò di un tedesco di nome Gallo, con il quale unitasi in matrimonio diede origine alla famiglia dei Conti della Genga.

Delle antiche origini del castello di Genga si sa poco, dunque, ma monumenti e luoghi d'interesse sono numerosi: dall'Abbazia di San Vittore alle Chiuse, il monumento più importante sorto nel territorio comunale alla fine del X secolo e uno dei migliori esempi di architettura romanica della regione, al Tempio del Valadier ed eremo di Santa Maria Infra Saxa, due famose strutture religiose ricavate all'ingresso di una grotta nella vallata delle grotte di Frasassi, passando per il Museo di Genga, istituito nel 1980 da Andrea Caporali e Enrico Principi per raccogliere opere d'arte, suppellettili e oggetti di culto di proprietà della parrocchia di San Clemente e di altre chiese del comprensorio di Genga.

Nel borgo, inoltre, ebbe origine l'omonima famiglia Genga a cui appartenne la figura illustre di papa Leone XII.

Tra le curiosità da non perdere, è da segnalare che all'interno dell'Abbazia di San Vittore alle Chiuse viene conservato il famoso fossile dell'ittiosauro di Genga, un rettile marino lungo circa tre metri vissuto nel Giurassico superiore (circa 150 milioni di anni fa).

Di particolare interesse anche il castello, che conserva gran parte delle mura di difesa, la chiesa nuova dell'Assunta, a cui fa riscontro frontale la maestosa facciata dell'antico palazzo signorile dei Conti del Genga, la piazza del borgo, dove si trova anche la fabbrica della vetusta chiesa di San Clemente, e il museo “Arte, storia, territorio”.

Da vedere anche la frazione di Pierosara, l'antico Castello Petroso o Castrum Petrosum. Ma l'attrazione principale del territorio di Genga sono senza dubbio le Grotte di Frasassi.

Si tratta di grotte carsiche sotterranee che si trovano all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi nella frazione di San Vittore Terme, che rende Genga un'importante zona di interesse speleo-carsico.

All’interno delle cavità carsiche si possono ammirare delle sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni.

Nelle grotte, oltre alle conformazioni di calcare a cui vengono dati spesso nomi di fantasia a seconda delle forme che hanno, sono presenti anche dei piccoli laghi in cui ristagna l’acqua.

Nei pressi della biglietteria delle Grotte, infine, ci sono tanti chioschi che propongono prodotti tipici della zona, tra i quali spicca la "crescia" calda con "ciauscolo" e pecorino.

A visita finita, non resta che godersi la vallata, i boschi verdi, il reticolo di strade e case del borgo, alla ricerca delle radici culturali locali fatte di leggende, natura e cultura.


COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è il "Raffaello Sanzio" Ancona - Falconara. Sulla linea ferroviaria Ancona - Roma si trova la stazione Genga - San Vittorio Terme. In automobile: autostrada A14 (Bologna Centrale), uscita Ancona Nord, SS 76 Ancona - Roma, uscita Genga.



ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Per gli amanti della montagna c'è da raggiungere la Croce Monte Murano oppure la Gola della Rossa. Imperdibile poi il Museo della miniera di zolfo di Cabernardi.




(9Colonne ©IESTV.TV 21)(Greenqualitaly)



Queste pagine sono curate dall'Osservatorio di Ass.: ITALIANO ALL'ESTERO



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