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Mar del Plata: il documentario sulle Radici di Maxi Manzo presentato ai giovani


- È stato presentato domenica scorsa, 3 aprile, presso l'auditorio del Museo d'Arte Contemporanea (MAR) di Mar del Plata, il progetto interculturale di Maxi Manzo “El Vestido de Dora”. Sotto il motto “Le comunità italiane nel mondo ed i viaggi delle Radici”, il progetto è stato organizzato dalla Federazione delle Società Italiane di Mar del Plata e zona, presieduto da Marcelo Carrara.

Dopo l'avant premiere del documentario di Manzo lo scorso 12 marzo, a cui ha partecipato anche l’Ambasciatore d'Italia in Argentina, Fabrizio Lucentini, e il Console d'Italia a Mar del Plata, Santo Purello, ieri è stato il turno della presentazione per tutti i giovani della comunità locale. L'artista italo-marplatense, accompagnato da Carrara, ha presentato il progetto incentrato sul Turismo delle Radici.

“Esiste un’altra Italia nel mondo composta da circa sessanta milioni di persone che sognano di tornare nei luoghi da cui sono partiti gli avi per scoprire le proprie origini e risanare la ferita provocata dallo sradicamento dell’albero genealogico - ha detto in apertura Carrara -. I viaggi delle radici sono viaggi dell’anima, attraverso i quali gli oriundi italiani residenti all’estero ritrovano la propria identità individuale e collettiva. Maxi Manzo è un giovane italo argentino, artista e operatore culturale che da sempre ha un legame speciale con le sue radici italiane e, in particolare dall’inizio della pandemia da Covid-19, ha compiuto un'intensa ricerca della sua storia familiare e racconta la sua esperienza, e quella di altre persone che come lui hanno intrapreso lo stesso percorso di scoperta delle radici familiari, con il progetto interculturale e docufilm musicale “El Vestido de Dora””.

Prima della visione del documentario, Maxi Manzo ha spiegato le varie fasi operative del progetto che ha composto il film: Raíces, Brote e Fruto.

Per “Raíces” le riprese si sono svolte nella città di Mar del Plata, città natale del protagonista. Dove riaffiorano i ricordi della sua infanzia, anche attraverso le testimonianze dei nonni. Ricorda i suoi primi passi nella vita associativa italiana e il suo amore per la musica che fu la scintilla che lo legò alle sue radici. L’elemento distintivo di questa prima parte è il mare argentino e la ricerca di un nuovo orizzonte.

Per “Brote” le riprese si sono svolte nella città di Buenos Aires, "Capitale delle Opportunità", la città più italiana al mondo fuori dall’Italia. Il protagonista racconta del suo arrivo a Buenos Aires, racconta di com'è stato lasciare la sua città natale per realizzare i suoi sogni e trovare un lavoro legato alle sue passioni nel governo della città di Buenos Aires, dove ha organizzato centinaia di festival culturali legati alle comunità che hanno sede e vita in città. Buenos Aires fin dalla sua nascita accoglie persone provenienti da diverse parti del mondo, le include e offre loro opportunità di crescita. In questa parte troviamo le testimonianze di referenti della comunità italiana in Argentina, migranti e discendenti italiani che hanno un profilo di primo piano a Buenos Aires. Queste personalità sono legate al protagonista attraverso l'amore per la musica, il canto e le tradizioni popolari italiane. L'elemento diverso di questa seconda parte è l'incontro e l'immaginario delle nuove generazioni che vivono le tradizioni italiane insieme a quelle del paese in cui sono nate.

La parte “Fruto” è stata girata in Italia. Qui, il protagonista, attraverso l'incontro con il territorio abruzzese e molisano, ha trasformato in realtà le favole raccontate dai suoi avi; ha ritrovato le tradizioni musicali che fanno parte della sua ricerca interiore e che significano la cura del suo albero genealogico. Nonostante le radici di Maxi siano abruzzesi e molisane, il progetto si conclude in Puglia dove risiede una parte de la sua grande passione per la musica popolare, la pizzica salentina. È un finale aperto a una ricerca emotiva che rappresenta i sentimenti di tanti giovani che vibrano allo stesso modo, un ricongiungimento con le radici dell'albero, una rinascita con un messaggio di speranza in un momento di apertura con un mondo nuovo che cerca di riconnettersi con i bisogni primari. (aise)

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