- “L’evento clou dell’edizione keniota della settimana della cucina italiana nel mondo si è tenuto mercoledì 24 novembre nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Nairobi. Molto più di uno “show cooking”, che ha rappresentato il momento di attrazione e la ciliegina sulla classica torta di una serata in cui le specialità gastronomiche di casa nostra hanno fatto da padrone. Infatti, come suggerito dal tema di quest’anno della manifestazione (“Tradizione, innovazione e sostenibilità”) e da un leit-motiv caro all’Ambasciatore Alberto Pieri, quello dell’inclusività nel segno della tutela dell’ambiente e della cultura del territorio, la serata a cui ha potuto partecipare un numero ridotto di invitati, a causa delle limitazioni della pandemia, ha proposto diversi temi e spunti interessanti”. Ne scrive Freddie del Curatolo su “malindikenya.net”, portale da lui fondato e diretto.
“Prima dell’esibizione dello chef Giacomo Gaspari, a sua volta “ambasciatore” (della tradizione della cucina italiana nel mondo), grazie ad un video prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura sono state presentate sei organizzazioni no profit italiane che lavorano nel campo dell’agricoltura e della produzione alimentare, a stretto contatto con le comunità locali e con progetti sociali e legati allo sviluppo e alla salvaguardia dell’ambiente.
Dalla ONG Manitese che da anni lavora nelle difficili aree di Baringo e Nakuru, a IPSIA che interviene nelle zone semiaride di Laikipia, al progetto caseario della Caritas, un video trasmesso in anteprima ha presentato queste lodevoli iniziative italiane in terra keniota, con la possibilità di assaggiare anche i prodotti finali: il miele, il succo di cactus e i funghi che hanno trovato la miglior collocazione nel piatto italiano proposto da chef Gaspari, il risotto.
Un’esibizione da accademia di cucina davanti ad un’interessatissima platea, che non vedeva l’ora di assaggiare la creazione. Ma Gaspari era già stato il giorno prima in un vero istituto di Nairobi per aspiranti chef, tenendo una masterclass per gli studenti entusiasti.
Soffritto, tostatura del riso carnaroli, innaffiatura ed evaporazione del vino bianco, cottura a brodo, mantecatura con parmigiano e “salto” finale. Tutte le fasi di un classico risotto all’italiana spiegate per filo e per segno dal bravissimo chef del Diamond Dream of Africa di Malindi con uno “sous chef” d’eccezione, con tanto di cappello a tubo: l’Ambasciatore Pieri. Piatto guarnito con spennellata di barbabietola, salvia croccante, rapa rossa e funghi crudi marinati in olio e limone.
Una vera delizia, assaggiata dai presenti che poi hanno potuto gustare una carrellata di altre specialità italiane proposte dal ristorante “Pomodoro” di Nairobi, per finire con gli inimitabili dolci di “Nonsologelato”, compresi i gelati prodotti per l’occasione con il latte del progetto “Milky” della Caritas.
Una serata più che riuscita che ha abbinato il piacere all’approfondimento sulla cultura del mangiar bene e sano all’italiana, oggi quantomai legata alla sostenibilità ambientale.
L’evento finale della settimana della cucina, passando dall’altopiano di Nairobi alle rive dell’oceano indiano, e da un piatto di terra al pesce, laddove la sostenibilità si chiama “Blue economy”, si terrà a Malindi, sempre con Giacomo Gaspari e alla presenza dell’Ambasciatore Pieri e di molte personalità locali e operatori in “prima linea”. Show Cooking ad inviti al Dream of Africa”. (aise)
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