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Luigi Maria Vignali - "I diritti civili e politici degli italiani residenti all’estero” C.G.I.E.

“I diritti civili e politici degli italiani residenti all’estero”: tema del terzo appuntamento preparatorio in vista della IV Conferenza Permanente Stato-Regioni-PA-Cgie



Luigi Maria Vignali , Direttore Generale per gli Italiani all’Estero del Maeci, ha rilevato come per quanto riguarda gli appuntamenti elettorali per gli italiani all’estero, elezioni politiche e referendum, la situazione appaia ormai al limite, mettendo a rischio la correttezza del voto. “Lo dico in termini diretti anche come gestore del voto all’estero – ha sottolineato Vignali – non è possibile scontare sempre una serie di lamentele, polemiche, strumentalizzazioni sul voto degli italiani all’estero che dovrebbe emergere invece come il momento di consolidamento del legame tra connazionali all’estero e madrepatria; invece è sempre il momento di polemiche e di messa in discussione del voto stesso”, ha precisato Vignali che, per questa ragione, ha auspicato che la questione del voto sia finalmente affrontata per poter dare delle risposte. “Il sistema rischia di non reggere alla prova dei numeri e delle risorse mentre il corpo elettorale aumenta sempre più: la legge fu pensata con un corpo elettorale che era circa la metà di quello attuale mentre le risorse sono sempre le stesse e anzi qualche volta diminuiscono. Ha un costo far votare per corrispondenza gli italiani all’estero in sicurezza”, ha aggiunto Vignali che anche sul Comites ha preso atto del bisogno di avere un bacino di affluenza in aumento, “perché se vota il 5% non è più rappresentanza”. Vignali ha richiamato l’attenzione anche sull’impegno e lo sforzo volti a intervenire non solo sulla legge elettorale ma sul coinvolgimento al voto delle nuove generazioni e la nuova mobilità, con un ampliamento del corpo elettorale già dalle prossime elezioni dei Comites che porti un apporto benefico alla rappresentanza. “Il tema della cittadinanza è ancora una volta un nodo delicato perché le richieste di acquisizione della cittadinanza rischiano di esplodere e sono aumentate vertiginosamente sopratutto in alcuni Paesi: queste richieste di cittadinanza che sono complesse da trattare distolgono servizi rivolti a coloro che già sono cittadini italiani. La stessa legge di cittadinanza andrebbe rivista per tenere conto di questa esplosione dei numeri. I diritti di cittadinanza – ha aggiunto Vignali – sono messi alla prova proprio dalla capacità di dare servizi veloci e digitalizzati: questo significa anche essere cittadini, poter scegliere i servizi che uno chiede. Dobbiamo quindi investire sui servizi e su un nuovo sistema di rappresentanza a partire dalle elezioni dei Comites. Aspettiamo risposte dalla politica che ci consentano di dare risposte operative”, ha concluso Vignali.

(Simone Sperduto/Inform)


 
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