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LondraItalia.com/ Settlement scheme: allungati i tempi di risposta. Anche di mesi – di G. Bettiga.


- “Dopo un lungo periodo in cui la stragrande maggioranza di richieste di pre-settled e settled status veniva accettata velocemente e senza che l’Home Office richiedesse ulteriori informazioni, sembra che le la situazione stia cambiando. Secondo le ultime statistiche pubblicate sul sito gov.uk, al 30 settembre circa 400.000 domande erano ancora in pendenza, e ben 172.200 domande sono state ricevute dopo il 30 giugno 2021”. Ne scrive Gabriella Bettiga, director di MGBe Legal, su “LondraItalia.com”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni.

“Alcune di queste sono domande di chi, avendo già fatto il pre-settled status, ha maturato il diritto a richiedere il settle status, altre sono state inoltrate da familiari che non hanno risieduto in UK prima del 31.12.2020, mentre altre ancora sono richieste tardive, presentate per la prima volta dopo la scadenza dei termini del 30.06.2021.

Una caratteristica dell’EUSS Settlement Scheme è sempre stata la velocità con cui la maggior parte delle domande veniva decisa, ma ora i tempi si sono allungati, e molti sono in attesa di una risposta da mesi, anche in situazioni che non presentano particolari complessità.

I maggiori ritardi riguardano richieste presentate dopo la scadenza dei termini del 30 giugno 2021, ma anche richieste di membri di famiglia che vogliono riunirsi ad uno sponsor in UK, soprattutto in presenza di minori, dove i controlli sull’identità richiedono più tempo.

Si sente più spesso parlare di rifiuti, una cosa che quando lo schema fu lanciato avveniva molto raramente.

Se la domanda non è approvata, non è sempre consigliabile presentarne una nuova, visto che i termini di presentazione sono scaduti, e quindi il numero di appelli e ricorsi è decisamente aumentato.

In caso di rifiuto del pre-settled o settled status, o in caso di ricevimento del pre-settled quando invece si aveva diritto al settled status, è possibile sia richiedere una Administrative Review che presentare appello.

La Administrative Review non può essere presentata in caso di rigetto dovuto a precedenti penali, mentre è il rimedio migliore se si ritiene che l’Home Office abbia commesso un errore. Ci sono 28 giorni di tempo dalla data del rifiuto per completare il modulo online ed inviarlo. Sarà poi possibile mandare eventuale nuova documentazione per email entro 10 giorni dall’invio della domanda online. Il costo da pagare all’Home Office è di £80, che verranno restituiti in caso di accoglimento del ricorso.

Se l’Administrative Review è rifiutata, ci sono 14 giorni per presentare un secondo tipo di rimedio, l’appello. Questo può anche essere presentato in alternativa all’Administrative Review, entro 14 giorni dal rifiuto della domanda.

L’appello è una procedura più complessa che si svolge davanti al tribunale dell’immigrazione. Si può chiedere che l’appello venga deciso esclusivamente sulla base della documentazione esistente, oppure a seguito di un’udienza.

In genere è preferibile che il giudice abbia la possibilità di parlare con chi presenta appello, anche se in questo caso la procedura è più lunga e tecnica.

Il costo per presentare appello va da £80 a £140 a seconda del tipo di procedimento, cartaceo o con udienza, ma è consigliabile avere un legale, e quindi i costi totali saranno più elevati.

Se i termini per impugnare la decisione sono scaduti, va considerato se sia meglio presentare nuova domanda o un appello tardivo. In entrambi i casi si dovrà spiegare perchè si agisce fuori tempo utile, e sia l’Home Office che il tribunale potrebbero accettare di considerare la domanda o l’appello se ci sono validi motivi per il ritardo”. (aise)

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