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Lingua Italiana nel Mondo a Basilea e dintorni con i corsi di lingua e cultura italiana ECAP

Basilea - È stata celebrata anche a Basilea e dintorni la XXII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM), che, in linea con la proclamazione da parte dell’Unione Europea del 2022 come Anno dei Giovani, è stata dedicata quest’anno a “L’italiano e i giovani. Come Scusa? Non ti followo”.

La SLIM è l’evento di promozione dell’italiano come grande lingua di cultura classica e contemporanea che la rete culturale e diplomatica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) della Repubblica italiana organizza ogni anno, a partire dal 2001, nella terza settimana di ottobre, intorno a un tema che serve da filo rosso per iniziative che celebrano la lingua e la cultura italiane nei diversi angoli del mondo. Il tema scelto quest’anno insieme a testimoniare il dinamismo dell’italiano, quale elemento intrinseco ad ogni lingua, in sintonia e quale riflesso dei cambiamenti in ambito sociale, invita a riflettere sul linguaggio dei giovani e sulla lingua quale strumento per i giovani. Si è posta, dunque, l’attenzione sulle nuove generazioni in quanto utenti attive della lingua, partecipi della didattica dell’italiano, motori di innovazioni e creatrici di nuove formule linguistiche che attraversano la nostra comunicazione quotidiana sino a cambiare il profilo stesso e il vocabolario di base della lingua di Dante.

E proprio sulla novità linguistica si basa il titolo scelto per la XXII edizione della SLIM “Come scusa? Non ti followo” coniato dagli studenti e studentesse del liceo della Scuola italiana di Montevideo, risultato vincitore al concorso “Inventa il titolo della SLIM 2022”. Sull’inglese to follow “seguire” e in particolare “seguire sui social network” si forma un verbo italiano di prima coniugazione “followare” e il suo opposto “defolloware”; ma i movimenti in diverse direzioni della lingua sono noti, così dal contesto della socializzazione in rete, il verbo si trasferisce nell’oralità e nella scrittura con il semplice significato, deducibile anche dalla frase che lo precede, di “non ti seguo” “non ho capito”.

Il tema “L’italiano e i giovani” all’interno dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana dell’ECAP a Basilea, nel contesto specifico di plurilinguismo qual è la Svizzera, è divenuto stimolo e occasione per riflettere non solo sui cambiamenti linguistici avvenuti nel corso del tempo nella nostra lingua, ma anche e soprattutto come questi sono assorbiti e/o prodotti da giovani parlanti che apprendono l’italiano come lingua seconda.

Nei corsi di livello secondario di Baden, le studentesse e gli studenti, guidati dalla docente Francesca Casada, hanno riflettuto sull’italiano quale lingua che come parlanti giovanili utilizzano nel quotidiano con i propri compagni e amici italo-svizzeri. Hanno, dunque, analizzato espressioni legate al linguaggio giovanile sottolineandone in alcuni casi la derivazione dall’inglese e seguendone in altri il movimento che queste nuove formule linguistiche compiono nello svizzero-tedesco che è la lingua che utilizzano più frequentemente nei contesti amicali.

Ritroviamo espressioni quali “Frà” derivata dall’abbreviazione inglese “Bro” da Brother, ovvero fratello; o ancora “Guagliò” che dal dialetto meridionale in cui indica la parola “ragazzo” si trasferisce nell’italiano giovanile in una sorta di sineddoche ampliata ad indicare l’espressione “oh ragazzo che fai?”. E un analogo processo guida il percorso linguistico dall’abbreviazione “Raga” – ragazzi – a “Bella Raga” che acquisisce il significato collettivo di “ben fatto”.

Nei corsi secondari di Mellingen, le alunne e gli alunni, guidati dalla docente Maria Ferreri, hanno invece analizzato l’acquisizione, nel vocabolario di base dell’italiano, di termini e parole derivanti dall’inglese e approdati nella nostra lingua, in diversi linguaggi settoriali, fino a giungere a quello giovanile, con un significato spesso traslitterato che denota la creazione linguistica che spesso si registra in queste operazioni.

Ritroviamo così il percorso linguistico di parole come “fashion”, “trend”, “compilation”, “location”, “happy end”, “gossip” fino al recentissimo “home office” una terminologia che denota il contesto sociale e culturale tipico delle nuove generazioni e in cui emerge, in primo piano, uno fra i ruoli fondamentali di una lingua, quello cioè di registrare i movimenti e le tendenze socio-culturali dell’insieme di parlanti che essa rappresenta.

Nei corsi secondari di Sissach, gli allievi e le allieve, accompagnati dalla docente Alessandra Minisci, hanno riflettuto insieme sul tema e sul titolo scelto per questa edizione della SLIM, visionandone anche il video ufficiale di lancio dell’iniziativa.

La breve clip, realizzata dal MAECI, vede la partecipazione di quattro giovani esponenti della cultura, delle arti, della musica e del mondo della comunicazione italiane, ovvero, Leo Gassmann, Maddalena Sarti, Linda Raimondo e Gioele Fabris. I giovani artisti riflettono, dal loro situato punto di vista, sui linguaggi giovanili e sull’evoluzione dell’italiano nei propri specifici settori di realizzazione. Gli alunni e le alunne, prendendo dunque spunto dagli stimoli ricevuti, hanno potuto riflettere insieme sulla ricchezza e duttilità della lingua italiana vedendone l’utilizzo da parte di loro coetanei e in attività interessanti per il mondo giovanile sino a giungere, suddivisi in gruppi di lavoro, ad una analisi del proprio rapporto con la lingua italiana.

Nei corsi di livello secondario di Münchenstein e Reinach, le studentesse e gli studenti, guidati dalla docente Marianna Sica, partendo dall’analisi del tema prescelto e aiutati dalla visione della clip di lancio della manifestazione, hanno riflettuto sul movimento di evoluzione della lingua italiana attraverso i cambiamenti registrati in uno specifico ambito linguistico: il linguaggio amoroso.

In un excursus che ha preso a modello la lingua dell’amore di Dante Alighieri, i giovani alunni, sono stati sollecitati ad analizzare i propri scambi linguistici in campo amoroso, riflettendo sulle creazioni e sulle nuove formule che accompagnano il loro quotidiano, così come anche sui mezzi rinnovati attraverso cui tali scambi avvengono: si passa così da “Amor c’ha nulla amato” a “Ti amo come un gol della Roma al 90° minuto”, e ancora da “…par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare” a “Sei bellissima come una Mac-Laren”, in un percorso, dunque, che dall’epistola e dalla poesia, approda alla chat whapp e instagram e al giovanile linguaggio e disegno dell’amore dei nostri studenti adolescenti.

Nei corsi secondari di Basilea, infine, gli alunni e le alunne, con il supporto della docente Valentina Valenti, hanno attraversato il tema dell’italiano e i giovani prendendo spunto dalla lettura e dall’ascolto di alcune conversazioni di adolescenti italiani. Da tali messaggi hanno estrapolato parole ed espressioni ritenute per loro più interessanti, riscrivendole poi a modo loro e attribuendone un significato.

I corsi di lingua e cultura italiana ECAP sono inseriti nel progetto “Corsi di lingua e cultura italiana nella Svizzera Nordoccidentale”, approvato e finanziato per l’anno scolastico 2022/2023 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.



(aise)

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