ROMA – La conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Mario Draghi è stata introdotta dalle riflessioni del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Carlo Bartoli che ha ricordato l’importanza della stampa nella dinamica democratica e auspicato una riforma della professione. Il Presidente ha anche sottolineato il problema delle querele temerarie, sottolineando la necessità di modificare le norme che ancora sussistono rispetto alla previsione del carcere per il reato di opinione: Un problema più volte segnalato all’Italia dalla stessa Unione europea ma sul quale la politica italiana, ossia il legislatore, tarda inspiegabilmente ad intervenire.
Ha poi preso la parola il Presidente del Consiglio. Per Draghi i vaccini restano “l’arma più efficace contro la pandemia ed anche contro le varianti: oggi l’80% circa della popolazione italiana ha ricevuto almeno la prima dose, avendo nel frattempo raggiunto anche tre quarti della popolazione che può ricevere la terza dose”. Draghi ha associato quindi la campagna di vaccinazione alla crescita economica e alla ripartenza dell’occupazione. “E’ pur vero che si tratta di occupazioni a tempo determinato”, ha precisato Draghi auspicando che il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo scenda già da quest’anno. “Sul PNRR ricordo che tutti i 51 obiettivi concordati con la Commissione europea sono stati raggiunti. Governo, Regioni e Comuni si muovono con forza, ma il processo è lungo e complesso”, ha spiegato Draghi parlando infine della ricerca e dello spazio dove l’Italia continuerà ad essere protagonista con personalità come l’astronauta Cristoforetti. Sulla cabina di regia per le ulteriori misure anti Covid è stato chiesto al Premier se ci saranno altre restrizioni in vista delle festività. “Dobbiamo difendere la normalità raggiunta”, ha risposto Draghi , “per mantenere una socialità soddisfacente”, pur di fronte a talune restrizioni come il Super Green Pass. Non è esclusa l’estensione del tampone per i vaccinati in alcune circostanze o eventi “perché con il Green Pass il periodo di protezione scende dopo le prime due dosi”, ha dichiarato Draghi. “Fondamentale per l’azione di Governo è stato finora il sostegno delle forze politiche e il mio destino personale non conta”, ha spiegato Draghi in riferimento ad una sua possibile candidatura per il Quirinale. Si è parlato quindi del minimo storico delle nascite in Italia registrato nell’ultimo anno con appena 400mila nuovi nati. “Il crollo della natalità è uno degli eventi più tristi: ci siamo chiesti fin dall’inizio quali siano le cause”, ha ammesso Draghi parlando di precarietà del lavoro e di un impianto di assistenza sociale in divenire che dovrebbe aiutare le famiglie in futuro. Draghi ha parlato di necessaria accelerazione per la manovra di bilancio in vista delle scadenze dettate dal PNRR: “senza la disponibilità delle forze politiche non saremmo riusciti ad arrivare in tempo”, ha ammesso il Premier che ha giustificato la riluttanza del Governo ad estendere ulteriormente il cosiddetto ‘super bonus’ sulla base di presunte anomalie riscontrate dalla stessa Agenzia delle Entrate. Sulle scuole Draghi ha parlato di costante screening e di necessaria vaccinazione anche per i bambini. “L’obbligo vaccinale non è mai stato escluso e resta sullo sfondo”, ha dichiarato Draghi evidenziando come il cosiddetto ‘obbligo’ sia stato già esteso a diverse categorie. Sulle vaccinazioni nel resto del mondo Draghi ha fatto autocritica a nome dell’occidente, essendo necessario fare di più nelle donazioni. Il Premier ha parlato poi di fattori che influenzano l’inflazione, tra i quali anche la pandemia qualora gli effetti diventino fuori controllo. “Coi sindacati non c’è mai stato un periodo burrascoso”, ha dichiarato Draghi che sulla sostanza della manovra finanziaria ha parlato di iniziativa espansiva. Sugli aspetti di politica internazionale Draghi ha rilevato possibili nuovi scenari distensivi lungo l’asse Mosca-Washington.
(Inform)
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