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L’ambasciatore Lo Cascio alla Fiera dell’Agricoltura di Novi Sad


In occasione dell’89ma edizione della Fiera Internazionale dell'Agricoltura di Novi Sad, la più grande del sud-est Europa dedicato al comparto agricolo e zootecnico in corso sino al 27 maggio, l’ambasciatore d’Italia in Serbia, Carlo Lo Cascio, ha visitato ieri, 24 maggio, il Padiglione Italia, che ha visto la qualificata partecipazione di 24 aziende italiane grazie al coordinamento dell’ICE di Belgrado. La collettiva italiana ha puntato sulle innovazioni tecnologiche e sull’agricoltura di precisione quale frontiera per le future opportunità di collaborazione tra Italia e Serbia.

Nell’incontro con gli espositori italiani (di cui circa la metà presenti per la prima volta a Novi Sad), l’ambasciatore Lo Cascio ha ricordato che “la congiuntura attuale legata alla guerra in Ucraina conferma come l’agricoltura, e per connessione, la sicurezza alimentare, sono ormai questioni strategiche tanto quanto quelle energetiche”. Poi ha proseguito: “quest’anno il Sistema Italia è rappresentato da 24 aziende di settore che potranno utilizzare la vetrina della Fiera di Novi Sad per illustrare esempi di successo della nostra agricoltura, che è la più “green” d’Europa e punta alla trasformazione di tutti i passaggi di filiera, da produzione a consumo, nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità e della resilienza”.

L’ambasciatore Lo Cascio è intervenuto anche al seminario dedicato all'impatto delle nuove tecnologie in agricoltura e le opportunità di collaborazione bilaterale, organizzato da ICE Belgrado in collaborazione con l’associazione di categoria FEDERUNACOMA (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura) e CREA (Centro di ricerca Alimenti e nutrizione). In tale occasione, l’ambasciatore ha valorizzato il positivo andamento del commercio di prodotti agricoli tra Italia e Serbia, che ha registrato una significativa accelerazione nel 2021: l'export serbo verso l'Italia ha raggiunto i 290 milioni di euro, registrando una variazione del +70% rispetto al 2020, in gran parte per l'accresciuta domanda italiana di cereali (da 88 a 158 milioni di euro, +179%); parimenti significativo l'export agricolo italiano in Serbia, pari a 141 milioni di euro (+23% rispetto al 2020, rappresentato soprattutto da foraggi, frutta e verdura ed alimenti vari).

“La meccanizzazione agricola”, ha ricordato l’ambasciatore Lo Cascio, “permette di coniugare attenzione all’ambiente, efficienza produttiva e automazione dei processi. Un settore in fortissima espansione che guarda al futuro. Per questo sono convinto che questa edizione della Fiera permetterà non solo di approfondire l’ampio potenziale di collaborazione bilaterale, ma anche di presentare le eccellenze italiane nell’agricoltura 4.0”. (aise)

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