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ITFood a Bruxelles: per un futuro delle politiche Ue di qualità e promozione dieta mediterranea

Dopo qualche mese dal suo lancio, continua l’entusiastica attività a Bruxelles di ITFood. Network indipendente che connette professionisti italiani del settore agroalimentare, attivi nelle istituzioni pubbliche, nel settore privato e nella società civile in Italia, in Belgio ed in Europa. Attraverso dibattiti, conferenze ed incontri informali, ITFood continua a tenere in piedi un forum permanente di conversazione neutrale ed inclusivo dove approfondire e condividere conoscenze, informazioni ed iniziative sulle politiche nazionali, europee e internazionali del settore agroalimentare.

In una Casa Lombardia, sede della Regione Lombardia a Bruxelles, gremita di europarlamentari, giornalisti, funzionari europei e rappresentanti della comunità istituzionale e imprenditoriale italiana e belga, Luisella Ciani, principale ideatrice e artefice del progetto assieme a Irene Zancanaro e un pugno di altre colleghe, ha organizzato martedì 6 settembre una interessante tavola rotonda sul tema “Il Futuro delle Politiche Ue di qualità e promozione”.


Principali attori della tavola rotonda gli europarlamentari, e membri della Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Paolo Di Castro (PD) e Salvatore De Meo (FI).

Ispirato dal principio della sussidiarietà su cui si fonda l’Ue, Paolo Di Castro ha parlato delle necessarie modifiche legislative in materia di prodotti agro-alimentari che devono essere ispirate alla semplificazione. Modifiche che possono e devono essere fatte anche a livello nazionale. Perché, ha tenuto a sottolineare, “non c’è sempre bisogno di andare necessariamente a Bruxelles. Bruxelles deve occuparsi delle grandi modifiche dove c’è un cambiamento del mercato, dove c’è un cambiamento dell’area di produzione. Ma tutto ciò che è gestibile a livello di Stato membro dovrebbe essere oggetto di grande semplificazione. Riducendo così anche il carico di lavoro che sta diventando insostenibile per la DGAGRI della Commissione Europea”.


Salvatore De Meo ha esordito rappresentando la sua relativa preoccupazione “per l’aria che si respira da più parti a Bruxelles” sul tema della sostenibilità. Che a suo avviso dovrebbe essere declinata anche in materia economica e sociale, e non solo ambientale.

“I due temi su cui si stanno improntando tutte le attività legislative sono l’ambiente e la salute”, ha aggiunto. Manifestando la sua preoccupazione per il ritardo legislativosulla promozione dei prodotti agro-alimentari europei. “Non vorrei che ci sia ancora una volta il tentativo di snaturare un programma destinato solo alla promozione dei prodotti agroalimentari, affinché venga rafforzato il mercato di tali prodotti in Europa, ma soprattutto nei Paesi extra europei”, ha proseguito. Lanciando una chiamata alle armi comune per la più grande azione di vigilanza da parte italiana. Che a volte manca, va detto, nonostante il grande impegno di organi come la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Ue, che era presente al dibattito nella persona dell’Ambasciatore Piero Benassi.

Tra i diversi altri apprezzati interventi, quelli di Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, e di Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti.

Per la cronaca, il Nutriscore ha continuato ad essere sul banco degli accusati. Attorno al principio che l’educazione alimentare europea debba privilegiare e prendere esempio dalla dieta mediterranea. A beneficio della qualità piuttosto della quantità dei prodotti.

“IT Food è nato a titolo personale”, aveva ricordato Luisella Ciani al momento del suo lancio, “come Network assolutamente indipendente, neutrale ed inclusivo che vuole connettere tutti noi professionisti italiani del settore agro-alimentare, attivi nelle istituzioni pubbliche, nel settore privato nella società civile in Italia, in Belgio e in Europea. Con semplice ma ambizioso obiettivo di facilitare le connessioni e celebrare la passione comune per le diversità che sono rappresentate oggi in questa stanza condividendo idee, esperienze ed opinioni.”

Una comunità vasta ed eterogenea accomunata da una passione unica per il cibo di qualità e ciò che esso rappresenta anche a livello soco-culturale. Ed il dibattito a casa Lombardia ha sostenuto pienamente questa linea. A difesa del buon prodotto e delle tradizioni della dieta mediterranea che molti vedono minacciate da politiche europee orientate dai paesi nord-europei.

Ma si sa che troppo spesso in Italia ci si è sinora mossi in ordine sparso. Senza approfittare delle grandi conoscenze individuali che esistono nel settore agroalimentare. E molto spesso gli attori ed operatori nemmeno si conoscono, e quindi non riescono a creare le sinergie indispensabili al sostegno della nostra industria e cultura agro-gastronomica nazionale. Ormai diventato patrimonio mondiale.

Attraverso dibattiti, conferenze ed incontri informali come questo sul futuro delle Politiche Ue di qualità e promozione ITFood (www.IT-FOOD.EU - @ITFood_) ha dato prova della sua potenzialità di forum di conversazione neutrale ed inclusivo dove poter approfondire e condividere conoscenze, informazioni ed iniziative sulle politiche nazionali, europee e internazionali del settore agroalimentare.



(aise)

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