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ITALIANI BLOCCATI IN BRASILE - chi se ne occupa?

GRUPPO "ITALIANI BLOCCATI IN BRASILE" PRESENTA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA

São Paulo, Brasil/Roma, Italia, 07 febbraio 2021 - Il gruppo "Italiani bloccati in Brasile",

che oggi si compone di più di 600 membri su Facebook (https://www.facebook.com/.../226249875804153/announcements), ha come obbiettivo parlare in nome dei 1500 italiani e residenti in Italia che sono bloccati in Brasile e non possono tornare in Italia, paese dove vivono, a causa dell'ordinanza del giorno 16 gennaio e prorogata il giorno 30 gennaio. Negli ultimi giorni, dopo varie azioni che hanno dato visibilità al problema umanitario, il gruppo è riuscito a far divulgare i propri appelli, sui principali mezzi di comunicazione in Italia e ha raggiunto l'appoggio pubblico di alcuni politici e dell'Ambasciata italiana in Brasile. Per completare questo, oggi il rappresentante del gruppo, Sergio Velloso, ha pubblicato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questo è il contenuto della lettera:

“Egregio signore presidente, Il 15 gennaio molti italiani, 1500 persone da quanto risulta da una mappa articolata effettuata dall’Ambasciata italiana in Brasilia, sono stati sorpresi da un’ordinanza ministeriale che bloccava tutti i voli che arrivassero dal Brasile a partire dal 16 gennaio, ovvero senza aver il tempo di programmarsi. Non sono previste eccezioni, dice il testo. In questo modo tutti i cittadini italiani e residenti in Italia che da quel momento si trovavano in Brasile sono ancora lì bloccati, impediti di rientrare presso il proprio domicilio. L’ordinanza in questione, rinnovata il 30 gennaio, sempre senza eccezioni, va contro le linee guida dell’Unione Europea, viola la costituzione italiana e l’artico 13 de diritti umani universali: ogni cittadino ha il diritto di ritornare al proprio paese. Purtroppo per gli italiani non si può fare una previsione di rientro, sono abbandonati in Brasile, senza assistenza, dato che l’ambasciata e i consolati dicono, quando rispondono, di non poter fare altro. Alcuni casi sono anche gravi: bambini che rischiano di perdere l’anno scolastico, famiglie separate, persone affette da malattie che hanno bisogno di farmaci specifici e cure mediche, persone minacciate di essere licenziate se non tornano al lavoro. Lasciare queste persone, alcune in situazione di disagio, in un paese ad alto rischio contagio è un abbandono crudele. In Brasile rischiano effettivamente di contagiarsi e poi di dover perire sotto la malasanità che aggrava le condizioni di questo paese. Quello che i cittadini chiedono è di poter fare rientro presso il proprio domicilio, seguendo le misure di sicurezza adeguate a garantire la sicurezza agli altri ma anche a sé stessi. Senza trovare aiuto da nessuna parte, hanno messo in atto iniziative per conto proprio, come gruppo Facebook, petizione on line, flash bob e hashtags. L’obiettivo principale del gruppo è quello di ottenere dal Ministro della Salute Roberto Speranza un’eccezione all’ordinanza emessa da lui che permetta ai cittadini italiani residenti in Italia che ora si trovano in territorio brasiliano di poter rientrare a casa in sicurezza, con obbligo di tampone e quarantena, come hanno fatto gli altri stati europei con i propri cittadini. Il gruppo non vuole in nessun modo essere spazio per escogitare alternative illegali di rientro e questo è un valore non negoziabile. Il gruppo crede nei valori costituzionali (art. 16) e nella valenza dei diritti umani (art. 13) e punta ad avere una soluzione rapida e legale per tutti. Il gruppo, a nome di tutti i cittadini e residenti bloccati in Brasile, è in attesa di un riscontro dell’Egregio Sig. Presidente e dei Ministri della Sanità e degli Esteri. #italianibloccatiinbrasile Gruppo Italiani bloccati in Brasile Sergio Velloso Telefone: +39 3245612130 velloso@email.it #italianibloccatiinbrasile https://www.facebook.com/groups/226249875804153/permalink/230906882005119/



 
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